Genio Spagnolo!
Il simbolo della rivoluzione tattica messa in atto quest’anno dal tecnico azzurro Carlo Ancelotti è senza dubbio Fabian Ruiz. Partito a fari spenti, nonostante le enormi aspettative sollevate dal prezzo di acquisto, l'ex centrocampista del Betis Siviglia sta dimostrando partita dopo partita di essere il vero valore aggiunto di una squadra che ora gira a mille, che gioca un calcio corale,convincente e spettacolare, a tratti più completo di quello della gestione Sarri.
Ancelotti lo schiera largo a sinistra, in un'interpretazione del 4-4-2 tradizionale che garantisce qualità ed equilibrio allo stesso tempo. E che nei tempi di gioco dello spagnolo ha trovato la sua esaltazione. 30 milioni? Un regalo si potrebbe dire. PassO felpato, un "finto lento" per parafrasare il gergo calcistico, ma una completezza di repertorio rara da individuare ad alti livelli in Europa. Forte fisicamente, dotato di una tecnica sopraffina e di una grande conclusione da fuori e di un'intelligenza fuori dalla norma nel leggere le situazioni in campo. Il gol di Udine sembra averlo sbloccato in maniera definitiva a livello mentale, a Parigi ha dettato legge al cospetto di Verratti e Rabiot, contro la Roma ha mandato in visibilio il pubblico del San Paolo con giocate da stropicciarsi gli occhi. Sempre più dentro il progetto Napoli, sempre più padrone della mediana del Napoli. E quei 30 milioni di euro della clausola rescissoria pagati al Betis che oggi sanno tanto di affarone, di intuizione geniale di un club che sogna in grande. Grazie anche a Fabian Ruiz.