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Come mai l’Europa non applaude il governo gialloverde?

Scritto da Francesco Pastore Il . Inserito in A gamba tesa

salvaio

Il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, ha dichiarato in questi giorni: "Luigi Di Maio sta conducendo questa squadra col piglio e la determinazione che poche persone nella storia d'Italia hanno dimostrato”. E poi ha aggiunto: "Se passa sul mainstream che il Movimento 5 stelle, una forza politica composta da cittadini che entrano nelle istituzioni e si fanno Stato, sta facendo tutto quello che in vent'anni i professionisti della politica non sono riusciti neanche ad abbozzare, è finita per tutti".

È il caso di dire che se la cantano e se la suonano da soli. In realtà, il governo per ora come grandi opere ha fatto solo quelle che i governi precedenti avevano già deciso e predisposto, poiché se il paese aspetta loro, sta fresco. L'unica cosa che dovevano fare daccapo era il ponte di Genova e il Ministro delle Infrastrutture, Danilo Tontinelli, è ancora in alto mare. Nella sua imitazione di Tontinelli, Maurizio Crozza ha dichiarato che ci metterà 2 settimane, ma quando Fazio gli ha chiesto spiegazioni ha risposto. “Ciao a tutti, con l’entusiasmo si fa tutto”.

Comunque va bene così: che eseguano pure i programmi del precedente governo. Almeno il Paese va avanti, visto che questi sulla poltrona ci vogliono restare tutta la legislatura e tra poco si caleranno le braghe anche di fronte alla Commissione Europea, pur di “continuare la mangiatoia” per usare il linguaggio del Ministro Tontinelli. Il bluff con l’Europa non può durare a lungo. Lo scopo è trovare un capro espiatorio, poi come hanno fatto con il TAP e faranno quasi sicuramente anche con la TAV Torino Lione, cambieranno la manovra e andranno avanti. Avranno ottenuto l’obiettivo: diranno agli elettori che loro volevano fare tutto quello che avevano promesso, ma non hanno potuto per quei “pezzi di merda” che sono i funzionari del Ministro Giovanni Tria (parola di Rocco Casalino) e quei “morti che camminano” della Commissione Europea (parola di Matteo Salvini).

Intanto il Governo sembra non capire l’ostilità della Commissione Europea che considera del tutto preconcetta. Come mai la Commissione Europea non aveva la stessa ostilità nei confronti dei governi precedenti che pure hanno fatto deficit più o meno agli stessi livelli? Questa è la domanda che fanno in tutti i talk show e in tutti i social media i rappresentanti del M5S.

La risposta, in realtà, è abbastanza semplice: se il governo dice e fa sciocchezze a profusione, vuole pure gli applausi? La Commissione Europea ha accettato i deficit dei governi precedenti, ma quei governi non hanno buttato i soldi al vento come questo, tanto è vero che il PIL cresceva gli anni scorsi. Meno che in altri paesi europei, ma cresceva. Il governo in carica propone di spendere soldi che non ha non per rilanciare investimenti e crescita e per ridurre deficit strutturali, ma per il consumo (reddito di cittadinanza, anticipo di pensioni e condoni fiscali). Si aspettano anche gli applausi per queste scelte sciagurate?

Non siamo ciechi: il governo propone il fallimento dell'Italia. Sono i mercati che non vogliono più pagare il debito italiano per sostenere consumi che il paese non può permettersi.

Il leit motiv grillino dell'ultima legislatura era: non si può fare peggio dei governi del PD. Invece, i fatti dimostrano che si può, si può, acciminchia se si può (direbbe Checco Zalone)! La crescita in pochi mesi di governo gialloverde si è fermata, quel poco che c’era. Questo rallentamento della crescita fa anche crescere il deficit.

I governi precedenti hanno sfruttato la “flessibilità fiscale” concessa dall’Europa facendo le riforme che poi li hanno fatti cadere, fra cui la tanto discussa riforma Fornero, il Jobs Act etc etc. provvedimenti che hanno poi fatto cadere i governi, proprio perché molto rigorosi. Anzi, il problema è che sono stati forse troppo ligi al dovere imposto dall’Europa, poiché su alcuni punti bisognava sapere dire no all’Europa, come sul blocco del turnover e degli stipendi dei dipendenti pubblici. Bisognava anche fare più investimenti pubblici, ma questo ormai è il passato.

L’attuale governo, invece, vuole sfasciare completamente i conti pubblici e per di più pensano di prendere in giro il mondo. Tutti sanno che 9 miliardi per il reddito di cittadinanza sono bruscolini; che la quota cento costa 50 miliardi in un anno di prepensionamenti, per non parlare dell’effetto di lungo periodo sui conti pubblici; e il condono è un'infamia. In tutto il mondo si eliminano i prepensionamenti, si aumenta l'età pensionabile e si vedono i condoni come il demonio. Noi facciamo un provvedimento da tragedia greca come la quota 100 e vogliamo anche gli applausi dall’Europa e dai nostri creditori? La verità è che stanno cercando di prendere in giro l'Europa, ma la Commissione Europea i calcoli li sa fare bene e non si beve le previsioni contenute nel DEF. Del resto, lo stesso ministro Tria sembra non crederci. L’imitazione di Crozza al riguardo è stata magistrale. Le parole non c’erano, ma lo sguardo diceva: “Ma de che?”

Altro che governo del cambiamento. Altro che terza repubblica. Questa è la prima repubblica rediviva. I provvedimenti del governo gialloverde sono reminiscenti di quelli del governo più maldestro della prima repubblica, quello di Mariano Rumor, che ha portato l'Italia quasi al fallimento con deficit annui del 13% per più anni. È in quel periodo che si è formato il debito pubblico italiano. E Rumor lo formò con una riforma delle pensioni che introdusse il principio retributivo, i prepensionamenti a 40 anni circa con buon’uscita, dopo 16 anni di contributi, innalzamento delle pensioni e dei sussidi, assieme a diversi condoni edilizi e fiscali. E mentre spendono i soldi delle future generazioni in maggiori consumi attuali, bloccano gli investimenti pubblici, le infrastrutture e le grandi opere. Veramente meritano gli applausi. Neppure la vecchia DC faceva peggio di così!

Poi va anche detto che si sono fatti tanti nemici in Europa sull'immigrazione e ora gliela fanno pagare. Era ampiamente prevedibile. L'Italia ha meno immigrati e rifugiati della Germania, ma il Ministro degli Interni, Matteo Salvini sembra ritenere che ne ha di più. Ma i suoi conti non tornano a nessuno in Europa e possono tornare solo in Italia dove la gente non guarda all’evidenza empirica, ma prende per oro colato quello che dicono i politici. Salvini si è fatto tutti nemici in Europa e non dimentica mai di dire che se ne frega delle regole europee. Si aspetta gli applausi anche per questo?

Intanto, c’è una fantomatica sinistra del M5S che dà la colpa a Matteo Renzi e al PD che non ha fatto il governo con il M5S dopo le elezioni del 4 marzo. Ora, sicuramente, Renzi non era favorevole e non lo è neppure ora. Non si può negare, ma mi chiedo se con un nuovo segretario PD, come Nicola Zingaretti, le cose possano cambiare. La sensazione è che non è così, poiché i due vice-Presidenti del Consiglio sembrano alleati da prima delle elezioni. Il ministro Paolo Savona ha accennato già nel 2016 di aver parlato con Di Maio del governo che sarebbe venuto se i risultati elettorali fossero andati come da loro atteso.

C'è una sola soluzione possibile che possa fare uscire il paese dal rischio di una tragedia greca di cui pagherebbero le conseguenze i nostri figli e anche i nostri nipoti: che la sinistra che alle ultime elezioni ha votato il M5S voti ora invece Nicola Zingaretti già a partire dalle elezioni europee e da quelle amministrative prossime venture, così che il M5S sia costretto a cambiare registro, con una forza politica meno ampia e anche un ego meno sconfinato. Solo così avrebbe senso fare un governo giallorosso o meglio rossogiallo che non sia là a combattere ogni giorno contro le grandi opere e per i sussidi anziché per misure in grado di stimolare la crescita economica.

Qualche segnale c’è già. Ad esempio, si legga quello che scrive Marco Travaglio a proposito di Luigi Di Maio. L’opposto di quello che dice il ministro Bonafede. Per Travaglio, Di Maio è: inadeguato, infantile ed irresponsabile. Noi eravamo già consapevoli di ciò da prima delle ultime elezioni politiche. Basta ascoltare i politici del M5S per 10 minuti e ci si rende conto subito del livello veramente infimo della sua classe dirigente, per non parlare della classe dirigente della Lega nord, a partire da Salvini. Sorge spontanea una domanda: com'è possibile che un establishment di giornalisti, di uomini di spettacolo, di imprenditori e chi più ne ha più ne metta si sia affidato a una classe politica così scadente come quella che attualmente è al governo? Questa è la domanda che veramente bisogna porsi.

Si spera davvero che una volta venuto meno anche l'alibi di Renzi, la gente cominci un'altra volta a ragionare bene e a vedere la differenza tra chi può e sa governale come, ad esempio, Zingaretti e chi invece ha in testa un vuoto cosmico che rischia di portarci veramente ad una grande tragedia greca di cui pagheranno le conseguenze oltre che noi, i nostri figli e forse anche i nostri nipoti.