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Una nuova stella: Kevin Malcuit!

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Il Pallonetto

ZAPELLI MATTEO

Arrivato negli ultimi giorni del calciomercato estivo, erano molti i punti interrogativi attorno alla figura del semisconosciuto terzino destro del Lille: Kevin Malcuit. Nato in Francia, ma con il passaporto marocchino, Malcuit inizia la sua carriera nelle giovanili del Monaco ed esordisce in prima squadra negli anni forse peggiori del club monegasco, quelli della retrocessione in Ligue 2.
Viene ceduto in prestito a Vannes e Frejus, fino a quando non viene ceduto a titolo definitivo al Niort, sempre in Ligue 2, dove riesce finalmente a mettere in mostra le sue qualità. L'anno dopo arriva la chiamata del Saint-Etienne, il club che più ha valorizzato le doti di Malcuit. Con i Verdi trova continuità di rendimento, cresce qualitativamente e guadagna esperienza anche in campo internazionale giocando in Europa League.

La scorsa estate è arrivato il trasferimento al Lille di Bielsa per 5 milioni di euro, ma l'arrivo in panchina del suo ex tecnico Galtier (con cui non è in grandissimi rapporti) lo ha un po' penalizzato. Malcuit ha saltato parecchie partite, con la Fiorentina che si era interessata a lui a gennaio, ma alla fine è rimasto al Lille e nella parte finale della stagione si è rivelato decisivo per la salvezza del club con tre assist nelle ultime tre partite. Terzino destro con spiccata propensione offensiva, Malcuit è il classico giocatore tutta-fascia che ama partecipare all'azione con inserimenti e sovrapposizioni. Come caratteristiche potremmo paragonarlo a Ghoulam, che ha ritrovato al Napoli dopo aver condiviso con lui l'esperienza al Saint-Etienne. Malcuit ha chiuso l'ultima stagione di Ligue 1 con cinque assist, è uno a cui piace arrivare sul fondo per mettere dentro palloni per i compagni, sfruttando le sue doti nell'uno contro uno. Non a caso l'anno scorso è stato il secondo difensore del campionato francese a completare più dribbling. Fisicamente non è un portento, ma compensa con la grande velocità nel breve e anche nel lungo. Può giocare ovviamente anche come esterno nel centrocampo a cinque, un ruolo che ha ricoperto soprattutto al Lille.

Inizialmente ha un po’ sofferto la titolarità di Hysaj e soprattutto l’adattamento ad un campionato tattico e difficile come quello italiano ma presenza dopo presenza e prestazione dopo prestazione ha saputo zittire gli scettici che ne avevano dette davvero troppe sul suo conto dopo l’approdo in azzurro, etichettandolo come un giocatore mediocre e non da Napoli. La verità è che è appena sorta una nuova stella al San Paolo: un giocatore che con le sue cavalcate è capace di far innamorare migliaia di tifosi che quest’anno più di una volta hanno lamentato, giustamente, le opache prestazioni di un Hysaj irriconoscibile e non ai livelli degli scorsi anni. Questo può essere un motivo in più per Kevin di assicurarsi il posto da titolare, che gli spetterebbe ampiamente, anche se con il turnover scientifico di mister Ancelotti parlare di titolarità diventa molto relativo.