La Romania presiede il Consiglio Ue: uno sguardo da Napoli
La presidenza del Consiglio sta ruotando ogni sei mesi tra gli Stati membri dell'UE. Durante questo periodo di sei mesi, la presidenza conduce riunioni a tutti i livelli del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell'UE in seno al Consiglio.
Dodici anni dopo la sua adesione all'Unione europea, la Romania ha assunto per il semestre 1 gennaio 2019, per sei mesi, la responsabilità della presidenza di una delle istituzioni più importanti: il Consiglio dell'Unione europea. Le priorità della presidenza rumena rientrano nell'ambito del seguente motto: coesione, intesa come unità, parità di trattamento e convergenza. Il programma della Presidenza si concentra su quattro priorità principali: Convergenza Europa, Europa più sicura, Europa come attore globale forte ed Europa di valori comuni.
Il vice ministro degli Affari europei ha dichiarato che la Romania avrà un mandato "atipico" alla presidenza del Consiglio dell'UE. Quindi, per un paese che gestisce la presidenza del Consiglio dell'UE, "sarebbe normale adottare la posizione di un coordinatore onesto e agire nel modo più neutrale possibile", ha affermato Juliane Bogner-Strauss, ministro austriaco della Famiglia.
Il problema non è se la Romania è pronta per questa presidenza o meno. La questione di fondo è se la Romania possa dimostrare di trattare i problemi esistenti nell'agenda europea da una prospettiva europea piuttosto che strettamente nazionale e se possa massimizzare tutte le opportunità derivanti da tale posizione al fine di raggiungere gli obiettivi nazionali.
Durante i sei mesi in cui la Romania assumerà la presidenza del Consiglio dell'UE, la questione più importante che l'UE dovrà affrontare sarà la Brexit. La prospettiva di un no-deal Brexit sta diventando più chiara. Il Regno Unito non sarà in grado di rinegoziare le basi di un accordo con l'UE a meno che non accetterà la prospettiva di un secondo referendum. È l'unico ciclo rimasto aperto a Bruxelles per possibili negoziati dopo il 29 marzo. Il vertice di Sibiu sarà cruciale in questo senso: o il no-deal della Brexit avrà luogo, o un nuovo percorso sarà raggiunto se la decisione politica di un nuovo referendum è già stata presa a Londra.
La presidenza ospiterà anche un summit a Sibiu nella giornata dell'Europa, il 9 maggio 2019, che concluderà il dibattito sul futuro dell'Europa. Io sono una giovane rumena e sto svolgendo il Servizio Volontario Europeo con l’Associaizone Salam House, a Napoli, dove realizzeremo presto un evento per presentare la Romania e le attività della Presidenza rumena dell’UE.
Dumitrita Chiper