Napoli in mostra: il Futurismo alla Cappella Palatina del Maschio Angioino
La città di Napoli accoglie un nuovo straordinario evento culturale: una mostra interamente dedicata al movimento artistico del Futurismo. Fino al 17 Febbraio saranno accolte presso la Cappella Palatina del Maschio Angioino le opere più importanti dell’avanguardia europea, da Boccioni a Balla, da Severini a Carrà.
L’evento intitolato “Il Futurismo anni’10 – anni’20” prevede l’esposizione di sessantaquattro capolavori internazionali ed italiani. La mostra è stata promossa dal Comune di Napoli, con riferimento all’Assessorato alla Cultura e al Turismo, insieme all’organizzazione generale di C.O.R. Creare Organizzare Realizzare. L’intera esposizione è stata curata da Francesca Villanti e Giancarlo Carpi, i quali hanno selezionato le opere più rappresentative del movimento futurista.
Nella splendida cornice del Maschio Angioino, sarà possibile visitare la mostra dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 19:00 e la domenica e i festivi dalle 10:00 alle 14:00. Il biglietto subisce una variazione di prezzo a seconda del giorno in cui si desidera visitare la mostra: dal lunedì al sabato il ticket intero è del costo di 10 € mentre il ridotto è di 8 €. Diversamente la domenica l’intero è di 8 € mentre il ridotto è di 6 €.
Il Futurismo è un movimento artistico che testimonia gli anni cruciali della transizione verso la modernità, il mutamento delle condizioni di vita e la trasformazione della dimensione umana verso modelli più evoluti. Il movimento del Futurismo si articola, sia nella letteratura che nell’arte, secondo tre dimensioni principali: il culto della tecnologia, l’idolatria dei prodotti di consumo e la simbiosi con la materia grezza.
L’evento mira esattamente alla ricostruzione di un filo artistico-storico preciso, quello compreso tra gli anni ’10 e ’20 del Novecento. La lettura artistica sceglie una declinazione iconografica e formale. L’intera mostra segue le linea tracciata dalle tappe storiche principali che vedono come protagonisti indiscussi la macchina, l’uomo e l’interazione fra essi.
Il Futurismo rimane un movimento artistico caro al popolo italiano e non solo perché risulta essere una delle poche correnti artistiche a ritrovare riscontro nella realtà contemporanea. Il mito della velocità, della forza e dell’evoluzioni sembrano argomenti più vicini che mai. Non si tratta solo di avanguardia ma di vere e proprie proiezioni future in cui la civiltà umana si rispecchia e, al contempo, cerca riparo.
La velocità e la frenesia di una civiltà in crescente evoluzione si personifica con la forza della tecnologia. Una società che non osanna solo gli aspetti positivi di questo mutamento moderno ma ne assume anche le criticità, la brutalità del cambiamento e l’adattarsi al nuovo materialismo.