Verso Fiorentina - Napoli
Prendete un vessillo partenopeo, uno viola e poggiateli uno accanto all'altro. Anzi, mescolateli e fate venire fuori un ripasso di storia. Ovvero le pagine scritte da Beppe Chiappella e Bruno Pesaola. Il Signùr Beppe sta a Firenze come Pesaola a Napoli. Due simboli, tra campo e panchina.
Se nella storia del Napoli il 'Petisso' è stato l'uomo che ha scritto l'incipit di trofei, l'altro assisteva l'ungherese Hidegkuti quando la Fiorentina diventava il primo club italiano a centrare il double titolo nazionale/continentale (Coppa delle Coppe e coccarda tricolore nel 1961). E quando nel '68 un napoletano nato per caso in Argentina si dirigeva a Campo di Marte, in riva al Golfo sbarcava Chiappella: cinque stagioni e duecento panchine alla guida del 'Ciuccio', con il terzo posto del campionato 1970/71 (miglior difesa quella partenopea) e una finale di Coppa Italia persa. Nel volume 'Il Napoli dalla A alla Z' Dario Sarnataro e Giampaolo Materazzo lo hanno descritto come ''L'allenatore delle imprese sfiorate. Un brontolone che si sciolse, innamorato della città (e più di lui la moglie Teresa)''. Pesaola e Beppe più volte si sono seduti su quelle panchine: quando il 7 maggio 1978 Chiappella salvava la Viola dalla B, Juliano scriveva l'explicit nella massima serie da giocatore del Napoli. Un bellissimo brano di Ivan Graziani si intitola 'Firenze (canzone triste)'. E nella passata stagione nel capoluogo toscano il sogno del terzo scudetto napoletano diventava un incubo... L'artista abruzzese si spegneva il 1° gennaio 1997, tre giorni prima di Fiorentina-Napoli: il netto successo gigliato aprì la crisi dei partenopei. Era l'ultima stagione a Campo di Marte di Claudio Ranieri (lo scorso anno Football Leader gli ha consegnato il ''premio alla carriera''). Otto mesi prima l'ex tecnico del Ciuccio aveva riportato la Viola negli almanacchi, regalandole (anche) una Coppa Italia condita di sole vittorie. Come la terza coccarda tricolore della storia napoletana.
Nella prima annata in riva al Golfo Chiappella venne momentaneamente sostituito da Egidio Di Costanzo, ex giocatore del club campano: decise lui Fiorentina-Napoli del 9 dicembre 1945.