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Napoli d’arte: Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

CIAMPA

Fino al prossimo 15 Maggio sarà possibile visitare la mostra “Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere” presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte. L’evento è stato creato all’interno dell’organizzazione iniziata nel 2018 con “CarteBianca”. Infatti esso rappresenta la seconda fase della trilogia espositiva iniziata all’epoca.

L’evento mira a rivoluzionare l’idea statica e antica del museo in virtù di un dinamismo intellettuale che smorzi la pesantezza costruttiva di ogni ambiente. Spesso il museo è considerato come un mondo chiuso, impenetrabile e dimenticato ma in realtà è sbagliato considerarlo come il deposito polveroso di tesori nascosti.

A tal fine si cerca di tracciare un filo artistico nelle esposizioni, conferendo una logica artistica ancor prima che conservativa. La mostra mira ad essere uno sforzo di creatività e di forza liberatorio di un luogo espressivo oltre che culturale.

Per tale motivo l’evento sarà ricco di opere d’arte che non saranno selezionate per genere ma solo per provenienza: si tratta di oggetti di arti decorative, statue, porcellane, dipinti e persino armi provenienti dagli archivi e dai magazzini di deposito del Museo di Capodimonte.

La volontà di accumunare i prodotti artistici secondo il luogo di provenienza vuole rimarcare la decisione di risollevare l’immagine del Museo e di mostrare ai fruitori la grande importanza e unicità dei pezzi preservarti all’interno di quei luoghi.

Si tratta proprio di rintracciare un gusto artistico attraverso un ragionamento non solo culturale ma soprattutto storico. L’esigenza conservativa del Museo permette non solo di identificare una precisa epoca ma anche tracciare chiaramente un tema da seguire.

Ogni opera d’arte può essere definita come una storia a sé stante ma se associata ad altre, aventi altrettanti significati singolari, può raggiungere un significato diverso. In questo senso il Museo cerca di dimostra la molteplicità delle dimensioni raccontabili attraverso l’interscambiabilità dei pezzi selezionati.

Ogni uomo è sempre alla ricerca di qualcosa ma a seconda della luce alla quale pone la sua domanda, egli avrà una risposta diversa. Analogamente è così anche per le opere d’arte. Chi siamo d’altronde per definire il significato di un oggetto artistico imprigionandolo in un contesto storico? Non ci sono quadri e opere d’arte antiche che risultano ancora tutt’oggi attuali?

Tutto ciò avviene perché alla base di ogni produzione c’è la volontà di lanciare un messaggio e, sebbene la necessità di comunicarlo dipenda effettivamente dall’urgenza storica che in quella determinata circostanza ha spinto l’autore a comunicarle, resta sempre legata al fattore emotivo. L’arte arriva alle persone in modi diversi e in essi stimola e induce diversi sentimenti.