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Canova e l’antico in mostra a Napoli

Scritto da Antonio Zapelli Il . Inserito in Mostre

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'Canova e l'antico’ è la grande mostra che porterà dal 28 marzo al 30 giugno al Museo Archeologico di Napoli, per la prima volta, dodici grandi marmi e oltre 110 opere (grandi modelli e calchi in gesso, bassorilievi, modellini, disegni) del sommo sculture considerato "ultimo degli antichi e il primo dei moderni", in un confronto con i capolavori dell'arte classica che lo ispirarono.
Nel corpus espositivo, un nucleo eccezionale di ben sei marmi provenienti dall'Ermitage di San Pietroburgo, che vanta la più ampia collezione canoviana al mondo: in arrivo L'Amorino Alato, L'Ebe, La Danzatrice con le mani sui fianchi, Amore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte e la celeberrima e rivoluzionaria scultura delle Tre Grazie - ma anche l'imponente statua, alta quasi tre metri, raffigurante La Pace, proveniente da Kiev e l'Apollo che s'incorona del Getty Museum di Los Angeles. "Canova è un grandissimo artista, ma c'è un aspetto poco noto della sua attività: la sua opera di recupero di molte opere che Napoleone aveva portato in Francia, segno che la diplomazia culturale ci restituisce pezzi del patrimonio".

Per il ministro per i beni culturali Alberto Bonisoli la mostra sulle opere di Antonio Canova grazie al prestito del museo Ermitage di San Pietroburgo rappresenterà un esempio di una restituzione sia pure temporanea con l'esposizione al Mann di un centinaio di sculture e non solo dello scultore italiano neoclassico. Ecco, allora, la possibilità di confrontare per esempio i fieri Pugilatori raffiguranti Creugante e Damosseno - gessi proventi da Possagno dei monumentali marmi vaticani acquistati da Pio VII nel 1802 - con la statuaria classica a lungo studiata dall'artista: dall'Ercole Farnese ai Tirannicidi; oppure il Paride canoviano con il Paride da Capua, marmo romano di fine II secolo d. C.; o ancora il busto dell'Imperatore Francesco II abbigliato all'antica, con corazza e clamide come un imperatore romano, con il Ritratto di Antonino Pio: tutti antichi marmi conservati al MANN, dove esattamente 2 secoli fa giunse dal mare la statua commissionata dal re borbone. La mostra è stata realizzata con la collaborazione di Ermitage Italia in virtù" del protocollo che unisce Mann e il museo statale russo.