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Novecento a Napoli. Capolavori di pittura e scultura

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

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La nuova Mostra sul “Novecento a Napoli. Capolavori di pittura e scultura”, sarà visitabile al PAN fino al prossimo 14 Marzo. L’evento è stato promosso dalla Galleria Mediterranea e da La Fenice con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli. La mostra, organizzata a cura di Paolo La Motta, Saverio Ammendola e Isabelle Valente, ha come principale scopo quello di contribuire alla valorizzazione della produzione artistica del ‘900.

L’obiettivo è proprio quello di riaccendere un dibattito critico sulle opere pittoriche e scultoree nazionali realizzata a partire dal XIX secolo. Questa volontà nasce nel lontano 1991, anno della mostra a Castel Sant’Elmo in occasione della mostra “Fuori dall’ombra”, e perdurato nel tempo con le mostre del 2001 “Gli anni difficili”, del 2010 “Il Museo del 900”, del 2011 “Eccellenze a Napoli a tutto tondo: da Amendola a Tizzano, scultore fra Otto e Novecento”, ed infine quella del 2015 “Il Bello e il Vero”.

Attraverso questo percorso di riallacci culturali sono stati colmati i grandi vuoti storici della cultura napoletana, di fatti è stato possibile riempire le lacune presenti nell’ excursus tempore della scultura napoletana. Attraverso una grandiosa raccolta di opere e capolavori, pittorici e scultorei, è stato possibile restituire alla città di Napoli un pezzo della propria arte e tradizione.

Un lavoro certosino è stato svolto nel recuperare tutte quelle opere che non solo rappresentavano un simbolo partenopeo ma bensì nazionale ed europeo. Tra i diversi autori vanno sicuramente ricordati Fabbricatore, Perez, Crisconio, Villani, Lippi, Bocchetti, Viti, Ciardo, Brancaccio, Chiancone, Notte, Cifariello, Guido Casciato, Striccoli, Tamburrini, Capaldo, Bresciani, Vittorio, Cajati, Girosi, Uccella, Verdecchia, Waschimps.

Si tratta di una cospicua raccolta di capolavori, circa 50 dipinti e 30 sculture, che saranno esposte al grande pubblico. Tra queste produzioni meno note, ed alcune inedite, saranno presenti anche opere famose di grandi collezioni come “Nello studio”, conosciuta anche come “Solitudini” di Alberto Chiancone (Biennale Venezia 1936), come il “Libro bianco” (Carnegie Institute, Pittsburgh), come “Dopo la pioggia” di Rubens Capaldo (VII Quadriennale di Roma), come “Il Beone” nonché “Il ritratto del pittore De Simone di Eugenio Viti, come “Novembre in città” di Guido Casciaro (I Mostra Intersindacale Fascista 1933), come “Il bagno” di Giovanni Brancaccio (Biennale di Venezia; Mostra Carnegie Institute, Pittsburgh), come “Colloqui” di Carlo Striccoli, “Al balcone” di Carlo Verdecchia (Biennale di Venezia 1936), come “l’Uomo e l’uccello” di Raffaele Lippi (Mostra al Castel dell’Ovo del 2004, curata da Vitaliano Corbi), come “Le donne sarde” di Gennaro Villani o “Le amiche al caffè” di Nicola Fabbricatore (Biennale Venezia 1946).

Insomma un evento artistico alla ricerca del nostro passato artistico che attraverso meravigliose opere artistiche riuscirà a sorprendere ancora una volta il grande pubblico delle mostre.