ADA dichiara guerra all’Alzheimer - Al via il progetto di prevenzione “Conoscere, Prevenire, Curarsi”
Stare bene, invecchiare meglio e prevenire le principali patologie legate all’invecchiamento sono da sempre obiettivi ai quali l’ADA (associazione per i diritti degli anziani) dedica molte energie.
In quest’ottica, questa mattina, presso la sala conferenze della UIL di Napoli, in piazzale Immacolatella 5, in occasione della Settimana mondiale del Cervello, ADA Napoli e Campania ha presentato un convegno dal titolo L’Infanzia-Adolescenza dell’anziano. Il complesso viaggio nel custodire-accompagnare l’identità persa di un malato di Alzheimer.
Al convegno hanno preso parte la psicoterapeuta Rosetta Cappelluccio, il neurofisiopatologo Biagio Ciccone e il segretario generale della UIL Campania Giovanni Sgambati, moderati dal giornalista culturale Michele Giustiniano.
L’evento, appena conclusosi, è stato occasione per presentare al pubblico il grande progetto di prevenzione “Conoscere, Prevenire, Curarsi” promosso dall’ADA Napoli e Campania, allo scopo di: informare la popolazione più esposta al rischio di malattie cardiovascolari e neurodegenerative sull’importanza di un corretto stile di vita e una sana alimentazione; promuovere l’accesso alle cure mediche, grazie al supporto di medici specialisti e ambulatori convenzionati, attraverso i voucher distribuiti dall’Associazione.
«Sempre più spesso – ha dichiarato il presidente di ADA Napoli e Campania Biagio Ciccone - gli anziani che vivono difficoltà economiche sono costretti a rinunciare proprio ad adeguate cure mediche. Di fronte a questa ingiustizia sociale non possiamo restare fermi. L’ADA ha reso come sempre concreto e tangibile il proprio impegno, distribuendo ai propri soci dei voucher che danno diritto a visite specialistiche neurologiche, cardiologiche e nutrizionistiche completamente gratuite per gli anziani. Attraverso una capillare rete di studi specialistici, ambulatori e centri medici d’eccellenza in tutta la provincia di Napoli, gli anziani potranno così avvalersi di visite mediche offerte da specialisti di fama, solitamente costose e pertanto non sempre accessibili ai pensionati».