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Se butti male… Finisce in mare! Al via la seconda edizione della campagna educativa di Legambiente

Scritto da Vittoria Ziviello Il . Inserito in Napoli IN & OUT

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La battaglia per un pianeta più pulito e sostenibile è iniziata ormai da diversi decenni e come un fiume carsico ha raggiunto le realtà più disparate, in ogni parte del mondo, coinvolgendo persone di ogni età.


Ultimamente si sente sempre più spesso parlare di “protezione dell’ambiente” perché ci si è resi conto che il livello di informazione circa questa emergenza planetaria è insufficiente e soprattutto inadeguato. La nuova generazione già si sente investita di una responsabilità molto più grande rispetto a quella che si sono assunti i predecessori: educare ed educarsi a prenderci maggiore cura del pianeta Terra.
Questi sono solo alcuni dei motivi per cui le Regioni della Campania e della Puglia hanno aderito alla seconda edizione del progetto educativo organizzato dalle associazioni di Legambiente e Corepla- Consorzio nazionale per la raccolta , il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica-, rivolto ai giovani delle scuole primarie e secondarie di I grado.
“Se butti male… Finisce in mare” si propone in particolare di illustrare quali sono le possibili (e deleterie) conseguenze del “marine litter”, il fenomeno di inquinamento massiccio dei mari e delle coste, dovuto soprattutto ai rifiuti di plastica che si depositano sui fondali. Tali rifiuti non vengono mai smaltiti del tutto e si trasformano in micro particelle, dannose per la fauna marina che le ingerisce e , di conseguenza, anche per noi che ce ne nutriamo.
Nel progetto saranno coinvolte circa 4000 persone tra studenti, volontari e cittadini che desiderano sviluppare maggiori competenze sull’importanza di salvaguardare il nostro ecosistema. E lo faranno attraverso una serie di attività di “Citizen science”, di prevenzione e anche attraverso un piccolo vademecum delle buone abitudini per tutelare il mare, prodotto dalle associazioni promotrici.