Verso Napoli-Geova
Scrivi Napoli-Genoa e pensi subito al lungo gemellaggio tra le due tifoserie. Ma quella tra il 'Ciuccio' e i rossoblù è stata la partita di William Garbutt, il primo tecnico straniero del nostro calcio.
Nacque a quaranta minuti di auto da Manchester e arrivò in Liguria nel 1912: forse un segno del destino, considerato che il club più antico d'Italia – tra quelli ancora in attività- era stato fondato e diretto da diplomatici e notabili britannici. Il nome del Mister inglese venne caldeggiato dal fratello dell'irlandese Thomas Coggins, allenatore delle giovanili del Grifone. Garbutt accettò la proposta, inaugurando un nuovo ruolo di manager calcistico a tutto tondo. William introdusse tecniche di preparazione e allenamento tattico ancora sconosciute e pretese dai suoi dirigenti i migliori giocatori italiani e inglesi. Novità apparentemente banali che attraversarono un ponte sul futuro del calcio, come i paletti sul campo per allenare dribbling e controllo di palla. Con il 'Vecchio Balordo' -soprannome ideato da Gianni Brera- conquistò tre scudetti e dopo un biennio sulla panchina della Roma approdò a Napoli nel 1929, diventando così il primo tecnico dei partenopei nella storia dei campionati a girone unico. Sulla panchina del 'Ciuccio' ottenne due terzi posti consecutivi. Garbutt tornò ad allenare il Genoa e nella seconda esperienza alla guida del Grifone introdusse in Italia il Sistema.