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Portici Science Cafè: parlare di avifauna e scoprire un’eccellenza campana

Scritto da Vincenzo Bonadies Il . Inserito in Napoli IN & OUT

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Si può parlare di uccelli nidificanti in città come Napoli e scoprire una eccellenza scientifica? Si!

È avvenuto durante l’ultimo incontro del Portici Science Cafe che ha avuto come ospite Maurizio Fraissinet, docente e ornitologo afferente attualmente al gruppo Wildlife Research Unit del Dipartimento di Agraria di Portici, Università Federico II nonché presidente dell’Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale (ASOIM). L’occasione è stata data dalla presentazione del recente studio sullo stato dell’avifauna in città.


In particolare, la ricerca, iniziata nel 2014 dalla naturalista Silvia Capasso e da Maurizio Fraissinet, ha riguardato la realizzazione del terzo atlante degli uccelli nidificanti e svernanti della città di Napoli. I due precedenti atlanti sono stati realizzati, e poi pubblicati, nel periodo 1990 – 1995 e 2001 – 2005.
Lo studio dell’avifauna riveste un notevole interesse perché gli uccelli, tra le comunità di animali selvatici, risultano essere ottimi indicatori ecologici e un valido strumento per la pianificazione dell’uso del territorio e per la misura del suo stato di salute.


E da questo punto di vista la città di Napoli è la più studiata al mondo proprio per ciò che concerne l’avifauna. Infatti, è l’unica città nella quale sono stati realizzati tre Atlanti ornitologici in un arco di tempo di 28 anni conservando le stesse metodologie, il che ha consentito e consente di poter effettuare diverse analisi sull’evoluzione dell’insieme di uccelli presenti nella nostra regione nel corso degli anni, correlandole in particolar modo con i cambiamenti avvenuti sul piano climatico e ambientale.
Ciò che emerge da questi studi – spiega Fraissinet –, è che «in questi 28 anni c’è stato un ampio turn over con le specie appartenenti alle categoria ecologiche forestali e rupestri che sono aumentate di numero e di areale, e quelle appartenenti alle categorie delle nidificanti in spazi aperti e aree agricole che, invece, si sono estinte o diminuite di areale».


Le cause di tali cambiamenti sono da individuare, continua l’esperto, «nel consumo di suolo a vantaggio dell’edificato, cresciuto di circa il 10% in questi 28 anni, e nell’abbandono delle aree agricole urbane che stanno subendo un processo di rinaturalizzazione».
Durante il dibattito è emerso il forte interesse del pubblico riguardo alla consistente presenza dei gabbiani in città, che destano non pochi problemi per la frequente nidificazione su terrazzi e balconi. Inoltre, analogo interesse dei presenti ha suscitato l’annuncio dei corsi di birdwatching che vengono annualmente organizzati per appassionare più persone a questo sport, poco noto in Italia ma molto diffuso tra gli abitanti del Regno Unito e del Nord Europa.

Tutte le attività svolte dal Portici Science Cafè possono essere seguite attraverso la pagina FB ufficiale: Portici Science Cafè.