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Punti di vista: il successo della mostra di Monica Biancardi

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

87289 Monica Biancardi Punti di Vista Intravisione 2017 Stampa su Fine art 50x50 x2 ed 1 di 3

Per tutti gli amanti dell’arte visitare la nuova spettacolare mostra intitolata “Punti di vista” è stato davvero interessante. L’evento, personale dell’artista Monica Biancardi, visitabile gratuitamente presso la Shazar Gallery a via Pasquale Scura è stato un grande successo.


La mostra ha avuto come obiettivo quello di rappresentare la volontà di aprirsi ai panorami internazionali, inaugurando la stagione artistica, con le opere di diversi artisti a partire da Monica Biancardi e successivamente a seguire quelle di Mutaz Elemam, Rocco Dubbini, Giacomo Montanaro, Gabriel Orlowski e Paola Risoli.
La presentazione di questi scatti ha avuto come cornice degli spazi seicenteschi, ricchi di grandi aspetti storici e caratterizzati dall’immenso fascino delle strutture architettoniche voltate. All’intero progetto seguiranno alcune proposte innovative come la Summer Exhibition: un’esibizione che coinvolgerà non solo la galleria ma l’intera sede espositiva, dalle aule del palazzo antico fino al cortile e agli ambienti incorniciati dallo storico basolato.


La mostra fotografica è un progetto che si basa sull’uso sapiente della luce naturale che, attraverso i suoi raggi naturali o alla deviazione tecnica di essi, restituisce prospettive sorprendenti e indissolubilmente connesse tra loro.
Metaforicamente l’assumere più punti di vista non risulta essere una tecnica dispersiva o parzializzatrice dello spazio conosciuto. Non intendiamo per l’appunto una settorializzazione ed un ingabbiamento dei pensieri ma la capacità di sviluppare più finemente i sensi.


In tal senso avere più punti di vista significa avere la possibilità di guardare in più direzioni ed avere una visione completa della realtà dei cittadini. Dalla politica all’ambiente, dall’etica alla cultura, dall’urbano al filosofico, ogni punto di vista si unisce ad un altro per arricchire chi guarda.
In questo modo si raggiunge una saturazione dei punti ciechi, ma il fruitore ha una visione completa di ciò che accade e può produrre un’idea concreta senza indugiare. Avere più punti di vista è come estraniarsi dalla totalità e vedere il mondo come fossimo terzi.
Di qui nascono i dittici, i trittici e i polittici fotografici che marcano diversi punti di vista a seconda dei diversi soggetti senza mai occupare lo stesso punto. La necessità di non omologarsi ma di cercare nella diversità una propria identità.
L’evento ha inaugurato quindi una serie di ulteriori mostre dal carattere innovativo e coinvolgente che avranno lo scopo di interessare il maggior numero di utenti al fine di restituire loro la gioia della condivisione artistica.