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Storia del Ducato di Napoli (prima parte)

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Napoli IN & OUT

Ducato di Napoli

Il ducato di Napoli fu istituito nel 638 dall'esarca Eleuterio che per ristabilire il dominio di Bisanzio accentrò i poteri civili e militari in un duca, sottoposto al patrizio o stratego di Sicilia. Il ducato comprendeva aglio inizi del sec. IX: Napoli, Cuma, Pozzuoli e Salerno.

Sin dalla sua istituzione fu coinvolto in una lunga serie di guerre causate dalla continua pressione dei Longobardi di Benevento, dai pontefici, dagli imperatori bizantini e dai corsari saraceni, la cui prima comparsa, nell'812, ebbe come conseguenza le devastazioni di Ischia e Ponza. I Longobardi di Benevento, da parte loro, cinsero Napoli d'assedio per ben cinque volte 822, 831, 832, 835, 836; dopo la seconda, essi portarono nella loro città quale trofeo il corpo di San Gennaro. Ma nell'836, a seguito di un intervento saraceno invocato dai Napoletani, furono costretti alla pace.

Con Sergio I, conte di Cuma, il ducato che in un primo tempo era stato elettivo divenne ereditario. Gli succedette il figlio Gregorio III (864-70), al cui fratello Atanasio, vescovo della città, si deve se questa non venne distrutta dall'imperatore Ludovico II, quando scese nell'Italia meridionale contro i saraceni. Sergio II (870-877) parteggiò per i Longobardi e i Saraceni, così che il fratello Atanasio II, vescovo di Napoli, per istigazione del papa Giovanni VIII, lo accecò mandandolo poi prigioniero a Roma. Ma divenuto duca lo stesso Atanasio, per timore dei Bizantini, si alleò con i Saraceni e fu perciò scomunicato. Riconciliatosi poi col papa e con l'aiuto dei Longobardi, riuscì a ridurre i musulmani sulle rive del Liri e del Garigliano.

Di qui furono poi scacciati da Gregorio IV (898-915), che si avvalse dell'aiuto dei Capuani, dei Bizantini e degli Amalfitani. Con i duchi successivi iniziò la decadenza: a Giovanni II (915-919) e Marino I (919-928) succedette Giovanni III (928-968) che acquisì benemerenze culturali ma nel 955 si sottomise alle forze bizantine inviate ad assediare la città.

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