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Artists in Architecture – progetto di rilancio del territorio all’Università Federico II

Scritto da Anna Laura Zamprotta Il . Inserito in Succede a Napoli

2019 Convegno 18 dicembre PROGETTO EUROPEO ARTISTS

Ogni anno l’Unione Europea sceglie un tema attorno a cui avviare una serie di progettualità per sensibilizzare l’attenzione dei governi nazionali e dell’opinione pubblica.

Nel 2018, in occasione dell’anno del patrimonio culturale, tra i vari progetti banditi, figura quello di cooperazione internazionale “Europa Creativa”.
Europa Creativa ha stanziato 121 milioni di euro per un Fondo di Garanzia che mira a rafforzare la capacità e la competitività dei settori culturali e creativi, nuovi indicatori di crescita economica e scambi.

 

Il progetto sviluppato è “Artists in Architecture, Re-activating Modern European House” alla base del quale c’è l’idea che architettura e arte divengono un empowerment per la comunità.

La sperimentazione, di durata biennale, è stata svolta in partnership tra la Fundació Mies van der Rohe di Barcellona, il Centre for Fine Arts di Bruxelles BOZAR e il Dipartimento di architettura DiARC dell’Università di Napoli Federico II.

Sul territorio italiano il coordinatore scientifico del progetto è la Prof.ssa Maria Rita Pinto, Project Manager la Prof.ssa Serena Viola, i Tutor Francesca Ciampa (PhD student del DiARC), Patrizio De Rosa (PhD del DiARC), Donatella Diano (PhD del DiARC), Katia Fabbricatti (Ricercatore del DiARC) e Simon Schiazzano (Curatrice d’arte).

Il progetto ha previsto in una prima fase la selezione di sei case d’artista in tutta Europa, scelte per il loro valore storico, artistico e culturale.

In Italia, le case scelte sono state Casina Fiorelli agli Scavi Archeologici di Pompei (costruita secondo un modello di casa pompeiana dall’archeologo Giuseppe Fiorelli e trasformata poi in laboratorio di ricerca scientifica) e Casa Sol LeWitt a Praiano (Villa settecentesca ristrutturata dalla Ing. Castellano e dall’artista da cui prende il nome).

Gli artisti selezionati per le due residenze sono stati rispettivamente: Elena Mazzi e Luke James.

Il compito a loro affidato è stato quello di rilanciare il patrimonio artistico culturale europeo meno conosciuto, utilizzando il loro stile personale per creare una produzione artistica al termine del soggiorno in queste residenze. Un modo per evidenziare le caratteristiche e la storia della casa ma anche per innescare un movimento economico e culturale tra cittadini e territorio.

I risultati della mostra e del lavoro del DiARC, svolto in collaborazione con una selezione scelta di studenti, è stato esposto in mostra fino al 14 dicembre presso il primo piano di Palazzo Gravina a Via Monteoliveto, 3 a Napoli.