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Napoli e Inter: il testacoda italiano di Ramon Diaz

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Il Pallonetto

Diaz

Argentino e mancino. Iridato Under 20 nel 1979. Acquistato dal 'Ciuccio'. Sette stagioni in Italia. Ma non è Maradona. Anzi, non riferitelo a Diego perché potrebbe arrabbiarsi, considerato lo scarso feeling tra i due... Lui è Ramon Angel Diaz, approdato in riva al Golfo dopo il Mundial iberico.

Dai mari di Spagna alle acque di 'Città nuova', ma la deludente stagione del Napoli -impegnato nella lotta salvezza- spinse Ferlaino alla cessione: tre campionati all'Avellino e poi nel 1986 il trasferimento a Firenze, nell'ultima stagione agonistica di Gabriele Oriali e Aldo Maldera. Nell'explicit nella massima serie di Claudio Gentile e Giancarlo Antognoni. Incipit invece di Baggio.

E' stato proprio Diaz a conquistare quel calcio di punizione trasformato da Roby il 10 maggio'87, nel giorno del primo scudetto del Napoli. All'andata - 4 gennaio - i partenopei erano stati sconfitti, con Ramon autore del primo gol. Il raddoppio portava la firma della leggenda viola, all'esordio da titolare in quella stagione dopo l'ennesimo infortunio.Due annate in maglia gigliata, prima dell'Inter: la Beneamata aveva puntato sul 'Tacco di Allah' Madjer, virando poi su Diaz per la mancata idoneità dell'algerino (reduce da un infortunio a una coscia).

La potenza di Aldo Serena da una parte, l'agilità dell'argentino dall'altra. E tanta complicità, con il ragazzo di Montebelluna capocannoniere del campionato. Nel torneo dei record -tredicesimo scudetto - Ramon realizzò dodici centri, come la 'bomba' a Pisa e un gol alla Roma dopo un tunnel all'ex difensore del Napoli Moreno Ferrario. E quella alla Fiorentina, all'ultimo appuntamento con il nostro calcio: l'Inter aveva scelto il tedesco Klinsmann, che andava ad aggiungersi ai connazionali Matthaus e Brehme.

Quando era possibile tesserare (solo) tre stranieri. <<Ci salutammo con le lacrime agli occhi>>, ha dichiarato qualche anno fa al Guerin Sportivo Riccardo Ferri. Sembra che Maradona non lo volle al Mondiale '90. Con la maglia del Napoli Diaz siglò 8 reti (tre in campionato, altrettante in Coppa Italia e due in Coppa Uefa) in 38 partite totali.