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Piazza sollevata da un corso d’acqua sotterraneo in Irpinia: arriva Angelo Borrelli

Scritto da Gabriele Crispo Il . Inserito in Succede a Napoli

angelo borrelli irpinia

Un fiume sotterraneo solleva la piazza ad un passo dalla sede del Comune di San Martino Valle Caudina, in provincia di Avellino. A vent’anni dall’alluvione che colpì il comune di Cervinara, nuova frana coinvolge centro città in Valle Caudina. Paura, disagi, fornitura dell’acqua e del gas interrotta per giorni. 300 sfollati. Nessun morto. Dopo De Luca, è arrivato Angelo Borrelli.

Venerdì 10 gennaio, è arrivato Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile a San Martino Valle Caudina (AV) per fare un quadro della situazione in merito a quanto accaduto il 21 dicembre. Una visita volta verificare lo stato dei luoghi nel Comune della Valle Caudina, interessata lo scorso dicembre da una forte ondata di maltempo. C’è apprensione in quanto la stagione invernale è da poco iniziata e il territorio caudino si è dimostrato, dopo vent’anni, nuovamente fragile.

Nella serata del 21 dicembre del 2019 si è avuta l’esondazione del torrente Caudino, a causa di una frana sul monte Mafariello, in località Vallicelle. L’acqua, il fango e i detriti, accumulatisi a causa di un tappo naturale di alberi e rami, hanno sollevato la piazza del centro storico, piazza XX Settembre. Il fiume tombato, anni addietro, si è riversato lungo il corso principale della cittadina. La strada è diventata il suo alveo artificiale.

Le operazioni di messa in sicurezza sono andate avanti per più giorni. Si è operato affinché si disostruisse il torrente. Gli operatori di vigili del fuoco e protezione civile hanno divelto il manto stradale per effettuare grosse buche, in modo da far defluire il fiume. Si continua, tutt’oggi, a lavorare e il fronte della frana è costantemente monitorato.

I cittadini hanno raccontato di immagini “apocalittiche”. “L’acqua ha invaso le case e si è riversata lungo le strade. Le macchine parcheggiate sono state trascinate via dalla forza dell’acqua”. La piazza del centro cittadino è oggi irriconoscibile.

300 persone sono state evacuate e molti hanno trascorso le festività natalizie lontano dalle proprie abitazioni. Evacuate anche due famiglie a Cervinara, sempre in provincia di Avellino, rimaste isolate a causa dell’esondazione del fiume Isclero. Si è reso necessario l’intervento dei gommoni del Nucleo Soccorso Acquatico. L’ultima ondata di maltempo dei giorni scorsi, ad un passo dal Natale, ha di fatto messo in ginocchio l’intera regione Campania, coinvolgendo in particolar modo l’Irpinia. Alberi sradicati, traffico in tilt, sfollati e persino un morto a Napoli. Un bilancio nero che attualizza, giorno dopo giorno, il dibattito sul tema dell’emergenza climatica.

Intanto è accesa la polemica sul Governatore Vincenzo De Luca, che sebbene abbia tempestivamente visitato i luoghi del disastro, si è mostrato poco attento verso il problema. Sono stati stanziati 400 mila euro per fronteggiare l’emergenza, pochi se raffrontati ai danni provocati. I Comuni della Valle Caudina, altresì interessati dalla forte ondata di maltempo, non hanno ricevuto menzione. Accese sono state le polemiche da parte dei cervinaresi.