L'insostenibile leggerezza di Matteo Salvini
"Scusi, lei è uno spacciatore?" Sembra una battuta estrapolata da uno dei film di Zalone ma purtroppo non lo è. È invece l'infelice uscita di Matteo Salvini, ex vicepremier e Ministro dell'Interno mentre citofona ad una famiglia tunisina di presunti spacciatori nel quartiere Pilastro di Bologna.
Tutto questo mentre è attorniato da una folla che lo incita e si compiace. La storia, che non fa sconti a nessuno, ci ricorda però che Salvini è amico di Luca Lucci, ultras del Milan e noto spacciatore: bisognerebbe guardare prima in casa propria ma questo, per il leader della Lega, è un optional. Tralasciando quanto accaduto, il fatto in sé è un segnale ulteriore del rapido decadimento che sta subendo la politica.
È impossibile pensare ad un leader della prima Repubblica, anche il più radicale, che si metta a citofonare ad un privato cittadino solo per arraffare qualche voto in più giocando sulle paure dei cittadini.
Perchè, nel concreto, la richiesta di quei cittadini fatta a Salvini non è altro che la conferma di una paura diffusa tra più strati della società italiana. Ciò però non giustifica il comportamento del Senatore, anzi ne conferma la sua insostenibile leggerezza.
Sia chiaro: lo scrivente è in difficoltà nell'accostare a tale personaggio uno degli scritti più profondi del Novecento.
La figura del leader della Lega, benchè attorniata di una indefinita leggerezza dovuta alle sue uscite, è divenuta oramai insostenibile.
Insostenibile politicamente, culturalmente ed eticamente.
Una delle immagini più belle che racconta la prima Repubblica è sicuramente quella di Sandro Pertini in Irpinia qualche ora dopo il terribile terremoto del novembre 1980.
"Il miglior modo per pensare ai morti è pensare ai vivi" ebbe a dire l'anziano Capo dello Stato; nella seconda repubblica l'immagine che meglio può definire il decadimento della politica è proprio quella di Salvini al citofono ed il suo "scusi, lei è uno spacciatore?".
Le paure della società italiana di cui sopra, quella richiesta di "law and order", testimoniata anche dai baci di Afragola nei confronti dell'ex vicepremier, non sono state azzerate dall'opera ministeriale di Salvini bensì acutizzate affinchè fossero sempre più temi di una vergognosa campagna politica.
A queste richieste, a queste paure la Sinistra deve rispondere per abbattere l'insostenibile leggerezza di Salvini.