CORONAVIRUS, parente della Sars è il nuovo virus da sconfiggere. Le grandi epidemie e pandemie. ATTENZIONE ALL'ESTATE.
Epidemie e Pandemie: virus e batteri una guerra che dura da sempre. Clima e inquinamento: cambiano l’ecosistema e il comportamento dei virus e dei batteri. Non solo Covid-19: il mondo ha conosciuto già la Sars, l’Asiatica, la Peste, il Tifo e il Vaiolo. Il Tifo è stato il responsabile della sconfitta di Napoleone in Russia, mentre il Vaiolo sterminò famiglie di re e imperatori.
Coronavirus o Covid-19 sono per tutti il tema della giornata; da quando l’11 marzo 2020 – e già da prima -, l’Oms ha classificato il Covid-19 come nuova pandemia.
Pandemia - è un termine che viene dal greco “pan-demos” che tradotti significano "tutto il popolo” - è una malattia epidemica che, diffondendosi rapidamente tra le persone, si espande su vasta scala in tutto il mondo. Naturalmente, tale situazione presuppone la mancanza di immunizzazione dell’uomo verso un elemento patogeno (virus, procarioti ed eucarioti) altamente virulento.
Il Covid-19 è una pandemia nel pieno del suo dilagare, dagli esiti imprevedibili che dipenderanno dalla gestione dei diversi focolai: il focolaio cinese e coreano sembra oramai un ricordo, mentre destano particolare preoccupazione quello italiano, statunitense e spagnolo.
Quella che dai più è definita una situazione surreale e non immaginabile fino a qualche giorno fa è in realtà il ripetersi di un evento. Nel corso della storia ci sono state numerose pandemie ed epidemie che hanno cambiato le abitudini dei cittadini, lasciando dietro di sé crisi economiche ed umanitarie, oltre che una lunga scia di morte.
Non bisogna essere scienziati o profeti per comprendere che situazioni pandemiche si ripeteranno anche in futuro. I cambiamenti climatici e l’inquinamento non faranno altro che favorire il prolificare di batteri e virus. L’uomo dovrà abituarsi a questi cambiamenti, così come l’intero ecosistema. Dovremo imparare a convivere con miliardi di insetti disorientati: la Cina si prepara a combattere con 100.000 anatre un’invasione di 400 miliardi di locuste; toccherà sorte peggiore all’Africa.
L’inverno 2019- 2020 è stato il più caldo mai registrato, con ben tre gradi in più rispetto all’inverno di trent’anni fa. Già durante l’estate, a causa delle scarse piogge e alte temperature registrate e che si registreranno, potremmo avere a che fare con moscerini, zanzare, insetti vari e animali, che diventeranno vettori di nuove malattie.
La maggior parte delle pandemie note rientra nell’ambito dello zoonosi. Una qualsiasi malattia infettiva, può quindi essere trasmessa dagli animali all’uomo o viceversa, direttamente con il contatto con la pelle, i peli, le uova, il sangue o le secrezioni; oppure indirettamente, tramite altri organismi vettori o l’ingestione di alimenti infetti.
Il Covid-19 è solo l’ultima pandemia nota all’uomo.
Prima del Covid-19, abbiamo avuto a che fare con numerose pandemie ed epidemie. Ricordiamo:
- l’Influenza Suina, scientificamente nota come influenza A H1N1, è la pandemia che tra il 2009 e 2010 dal Messico colpì ben 80 Paesi. In Europa i casi accertati sono stati circa cinquantamila e più di cento i morti. La paura rientrò quando fu chiaro che il tasso di mortalità era inferiore anche a quello della normale influenza. In totale si sono accertati circa mezzo milione di contagi e ventimila morti.
- Nel 2003 la Sars, o anche “Sindrome acuta respiratoria grave”, è un’epidemia che appare nella provincia di Guangdong in Cina. È una forma atipica di polmonite che in un anno ha ucciso più di 800 persone e quasi 9.000 sono stati i contagi. Il tasso di mortalità della Sars si aggira intorno al 10%. A luglio 2003 l’Oms ha dichiarato che “i focolai di Sars erano stati contenuti, e dunque il rischio di ulteriori contagi era stato eliminato”. Il virus è tornato nel suo habitat naturale, fra gli animali. SARS-CoV-2, il covid-19 appartiene alla stessa famiglia della SARS e dal pipistrello è arrivato all’uomo.
- Dal 1981 il mondo è alle prese con un’altra epidemia, l’epidemia di HIV/AIDS. L'AIDS è una malattia in cui il sistema immunitario si indebolisce progressivamente. È una malattia che può condurre alla morte. Nella maggioranza dei casi, l'HIV si trasmette durante i rapporti sessuali; altri tipi di trasmissione del virus includono il passaggio del virus da una madre infetta al figlio durante la gravidanza, il parto o tramite il latto materno. Il tempo medio di sopravvivenza dopo infezione da HIV si è notevolmente allungato nei pazienti che seguono la terapia. Senza terapia, il tempo medio di sopravvivenza, dopo aver contratto l'HIV, è stimato dai nove agli undici anni. Dall’inizio dell’epidemia, 75 milioni di persone sono state infettate dal virus dell’HIV e 32 milioni di persone sono morte a causa dell’AIDS.
- L'influenza asiatica è una pandemia influenzale di origine aviaria, che ha provocato, tra il 1957 e il 1960 ben due milioni di morti. Fu causata dal virus A/Singapore/1/57 H2N2, un’influenza di tipo A, isolata per la prima volta in Cina nel 1954. Nello stesso anno fu preparato un vaccino che riuscì fortunatamente a contenere la malattia. Negli anni 1968-1969 l'H2N2 mutò nel virus A/H3N2 che causò l’Influenza di Hong Kong, che ha provocato oltre un milione di morti. In Italia fu soprannominata influenza spaziale e morirono più di ventimila persone.
- La madre di tutte le pandemie, ancora più grave perché accompagnò il mondo durante la Prima guerra mondiale, è l’Influenza Spagnola, causata dal ceppo virale H1N1 e chiamata così perché le prime notizie su di essa furono riportate dai giornali della Spagna. Il virus contagiò 500 milioni di persone, uccidendone 50 milioni di persone (17 milioni solo in India). A causa della Spagnola è morto circa il 6% della popolazione mondiale di quegli anni.
- Un’altra gravissima malattia è stata il Colera, ossia una tossinfezione dell’intestino tenue da parte di alcuni ceppi del batterio gram-negativo, a forma di virgola, il vibrione. Il colera colpisce circa da 3 a 5 milioni di persone in tutto il mondo e nel 2010 ha causato tra i 58.000 e i 130.000 decessi. Fino al 1829 era confinato all’India, è arriva in Europa a Londra e da lì si è propagato in tutto il mondo. I morti da colera nella storia delle epidemie che dall’800 colpiscono il mondo non si contano.
- Il Tifo, anche "febbre da accampamento" o "febbre navale" fa la sua prima comparsa in Spagna nel 1489. La febbre tifoide o tifo addominale è una malattia infettiva sistemica, febbrile, a trasmissione oro-fecale provocata da un batterio, la Salmonella enterica. Tendeva a diffondersi in condizioni di guerra o in ambienti come navi e prigioni. Non troverebbe smentita l’affermazione che “La Grande Armata di Napoleone è stata sconfitta dal tifo piuttosto che dai Russi”. Il tifo ha provocato numerosi morti anche nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
- Le pandemie più drammatiche che la storia ricordi sono sicuramente quelle causate dalla Peste. Si ricordano tre cicli pandemici, causati, con molta probabilità da un batterio, la Yersinia pestis. Il primo fu quello della peste di Giustiniano, che nell’Impero Romano d’Oriente uccise quasi cento milioni di persone. Il secondo è quello che ha colpito l’Europa dal Trecento in poi, ossia la Peste nera, che ha ucciso più di 20 milioni di persone. L’inizio della terza epidemia è da collocarsi in Cina nel 1855: la malattia si diffuse velocemente arrivando a colpire India, Giappone, Filippine e America del Sud. Si stima che tra il 1898 e il 1918 morirono di peste circa 12,5 milioni di indiani. Nel ‘900 i focolai della malattia hanno abbassato i tassi di mortalità, grazie all'introduzione di efficaci misure di sanità pubblica e, a partire dagli anni ’50, degli antibiotici.
- Il Vaiolo è un’altra malattia infettiva severa che ha in più occasioni provocato periodiche pandemie, così come il colera. È stata ribattezzata con l’espressione “malattia democratica” perché uccideva tanto i poveri quanto i sovrani, come Luigi XV di Francia. L'incontro fra gli esploratori europei e le popolazioni indigene di altre zone del mondo fu causa di epidemie e pandemie violentissime di vaiolo, oltre che di colera. Il vaiolo uccise anche l’imperatore del Messico nel 1500.
Potremmo citare ancora il morbillo, la pertosse e tante altre.
Il mondo è da sempre alle prese con i virus e i batteri che in più occasioni hanno generato malattie infettive di difficile gestione. Il genere umano è sopravvissuto e sopravviverà anche al Covid-19.
La ricerca è importante, l’igiene è fondamentale, il servizio dei medici è prezioso; vitale rimane la prevenzione e l’attenzione al sistema immunitario.