Napoli solidale – un esempio per l’Italia intera
L’emergenza sanitaria causata da Covid-19 continua il suo corso. Con sé ha travolto l’economia del nostro Paese con la sospensione della maggior parte delle attività, facendo sviluppare un’epidemia sociale conseguente, purtroppo, alle misure attuate da governo e regioni.
Tutto ciò ha portato alla rottura di un equilibrio, già precario, all’interno di numerosi nuclei familiari il cui reddito era alimentato da lavoro alla giornata o lavoro irregolare, che costituisce una triste realtà del nostro paese.
Anche in questa situazione il popolo napoletano, tradizionalmente caratterizzato da un’estrema generosità, è riuscito ad inventarsi un modo per aiutare e sostenere le famiglie più bisognose.
È nata la “spesa sospesa”, un’iniziativa che rappresenta l’evoluzione del “caffè sospeso”, un gesto solidale con cui i “donatori sospesi”, potranno comprare generi di prima necessità e donarli, tramite i volontari a chi non può permettersi neanche un piatto caldo.
L’esempio napoletano, in breve tempo, è stato adottato in tutta la penisola, per promuovere la dignità delle famiglie che vivono momenti di difficoltà.
Inoltre, da lunedì 30 marzo, è partito il Fondo Comunale di Solidarietà, in attuazione del DPCM del 28 marzo, che è alimentato con una quota dell’imposta municipale propria, di spettanza dei comuni. La dotazione iniziale è di 1 milione di euro. Il comune di Napoli è stato il primo a far partire il fondo all’indomani del decreto poiché già aveva deciso di intervenire autonomamente una settimana fa.
Le prestazioni garantite dal Fondo riguardano i cittadini con o senza reddito per effetto dei provvedimenti restrittivi. Gli interessati potranno fare domanda in rete o presso gli uffici CAF convenzionati. Si cercherà di procedere in tempi serrati così da poter riconoscere il beneficio a chi ne ha fortemente bisogno.