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Napoli, come ripartirà il basket giovanile?

Scritto da Andrea Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Il basket dei grandi è ormai fermo e si sta cercando di programmare la prossima stagione. Ma per i ragazzini che giocavano in campionati Under e i tanti bambini che si avvicinavano alla pallacanestro attraverso la pratica del mini-basket cosa faranno ora?

La pratica sportiva tra i bambini ed adolescenti è da sempre ritenuta fondamentale per la crescita della persona, perché capace di sviluppare skills trasversali che vanno ben oltre lo sport in sé e sconfinano nell’abilità del ragazzo di ambientarsi in varie circostanze e fare gruppo senza eccessive difficoltà; oltre agli enormi benefici dal punto di vista fisico.

Nel panorama campano esistono più di 200 realtà che danno la possibilità ai ragazzini di affacciarsi al mondo del basket attraverso la pratica del mini-basket e di attività giovanile. Soltanto nel Napoletano le società si attestano intorno al centinaio: su circa 100 realtà non più di una ventina può fare affidamento su Palazzetti, Tendo-strutture o strutture comunali. Circa il 70% di queste realtà presenti in Campania usufruisce di spazi e palestre scolastiche per permettere ai ragazzini di praticare il loro sport preferito: con l’emergenza Covid-19, tutte queste realtà come affronteranno il futuro? Potranno fare affidamento, di nuovo, sulle palestre scolastiche?

Su questo tema delicato la redazione di QdN ha rintracciato telefonicamente Carmine Scotti, presidente della Flegrea Basket Napoli e colonna portante del basket nel quartiere di Fuorigrotta. Ecco le sue dichiarazioni: In questo periodo si sta ancora studiando un piano per la riapertura delle scuole per le attività curriculari, non si è ancora affrontato il problema dell’affido delle palestre a terzi durante le ore pomeridiane. Sarà una ripresa molto lunga, perché in Italia non c’è la cultura di praticare lo sport in età scolastica come in paesi come Francia o USA. Il tutto dipenderà ovviamente da come ripartirà il mondo della scuola: se dovessero essere applicati i così detti doppi-turni dubito che i Dirigenti Scolastici possano poi permettere a società sportive di beneficiare delle palestre. A tutto questo va poi aggiunta la naturale paura di un genitore ma anche un budget economico familiare che rischia di risentire della crisi, non sarà più scontata l’iscrizione di tanti ragazzini come lo poteva essere prima.”

A fare da eco alle parole di Carmine Scotti ci sono quelle di Armando De Martino, coach della rappresentativa Under16 della Flegrea Basket Napoli.

Interrogato sulle ripercussioni dirette che questo stop forzato ha avuto sull’attività del basket giovanile e su come ci si potrà rialzare, coach De Martino ha risposto così: “La situazione è ancora poco chiara poiché noi come sai usufruiamo di spazi scolastici per tanto se non è chiara in che modalità riprenderanno le attività scolastiche non potrà essere chiara nemmeno la ripresa delle leve sportive.”

Per quanto riguarda il discorso del rapporto tra scuola e realtà sportive, coach De Martino ha dichiarato quanto segue: “L'unico scenario possibile che posso immaginare potrebbe essere la totale gestione delle palestre scolastiche affidata alle società. In questo modo le società provvederebbero a sanificazioni, a tutele degli ospiti e deresponsabilizzerebbero i dirigenti scolastici. Ma ripeto, vedo complicata se non impossibile la ripresa dell’attività di sport giovanile fino alla scoperta di cure certe o ad un vaccino.”