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Il Professore Paolo Ascierto vince il premio Don Diana

Scritto da Elisabetta Di Fraia Il . Inserito in Succede a Napoli

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Il Professore Paolo Ascierto si é aggiudicato un altro prestigioso riconoscimento. L’oncologo del Pascale, insieme al suo team di medici e ricercatori, ha ricevuto il premio " Don Diana"
consegnato ieri a Casal di Principe dinanzi al ministro della Salute Roberto Speranza, all’interno di un bene confiscato alla camorra.

Il premio é stato istituito nel 2011 dal comitato don Peppe Diana per ricordare il sacerdote ucciso dalla camorra nel 1994 nella sua sagrestia, la sua vicinanza ai giovani e la sua passione nell’aiutare gli altri. Per questo motivo il riconoscimento viene assegnato, non solo a chi eccelle nel suo lavoro ma anche a coloro che coniugano professionalità ed altruismo.

Ascierto ed il suo team sono stati premiati con questa motivazione: "Al dottore e ricercatore Paolo Ascierto, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca della Campania sul Covid 19, e al suo Team medico, Claudia Trojaniello, Susy Esposito, Marco Palla, Maria Grazia Vitale, Marcello Curvietto, Vito Vanella, Patrizia Sabatelli, e attraverso loro a tutti i camici bianchi della sanità.

Con totale abnegazione e spirito di sacrificio, costruendo la speranza in un momento drammatico per il nostro Paese, hanno dedicato se stessi all’emergenza Coronavirus, salvando vite, assicurandole per il futuro e accompagnando gli ammalati in un percorso di dignità. Nell’adempimento della propria missione umana e professionale, il team di Ascierto ha espresso l’eccellenza scientifica, donando forza in un orgoglioso cammino di resistenza. In trincea, nel cuore della pandemia, hanno testimoniato al mondo intero il valore di una ricerca fondata sul ‘noi’, nello spirito di condivisione della conoscenza che, ad ogni rivendicazione e successo di parte, sceglie di anteporre l’essere umano e la sua centralità."


Il Professore Ascierto, durante la cerimonia di premiazione, non ha mancato di esprimersi in merito alla seconda ondata del Covid-19 predicando massima prudenza: “I focolai di Mondragone e del Veneto ci dimostrano che questo virus è tutt’altro che sconfitto, non ha perso di potenza, quindi bisogna prestare la massima attenzione e non abbassare in alcun modo la guardia. Secondo Ascierto non “bisogna dimenticare che la Spagnola fece molti più morti durante la seconda ondata, ecco perché non possiamo in alcun modo rilassarci“.

Anche il ministro Speranza ha predicato massima cautela: “Tutti gli scienziati ci dicono che é ancora estremamente necessario rispettare le regole, altrimenti si rischia una nuova impennata dei contagi. Focolai? Eravamo preparati e stiamo intervenendo tempestivamente. Tso? Ci sono già delle regole che prevedono il carcere di 18 mesi per chi non rispetta le attuali normative, ma stiamo studiando ulteriori restrizioni“.