Lazzarella Caffè: riscatto sociale per le detenute di Pozzuoli
Lazzarella Caffè è una cooperativa di sole donne nata nel 2010 grazie anche al finanziamento della Regione Campania.
Esse producono caffè artigianale secondo l'antica tradizione napoletana, all’interno del più grande carcere femminile di Pozzuoli, struttura a due passi dal porto, nata come convento nel 1700, adibita a manicomio giudiziario ed oggi casa circondariale.
A lavorare a questo progetto sono proprio le detenute che vogliono essere protagoniste attive del loro cambiamento. Da donne libere hanno scelto di impegnarsi attivamente in una impresa tutta al femminile che valorizzi il lavoro artigianale e generi inclusione sociale.
Il caffè è nato mettendo insieme due soggetti deboli: le donne detenute e i piccoli produttori di caffè del sud del mondo.
Dunque, una miscela che profuma di libertà!
«L’idea di fondo delle Lazzarelle - spiega Imma Carpiniello, presidente della Cooperativa - è quella di investire risorse umane ed economiche in un percorso di formazione e produzione. L’obiettivo è duplice: da un lato favorire il rapporto con l’esterno per evitare il rischio buco nero della detenzione; dall’altro costruire un’impresa capace di stare sul mercato con un prodotto artigianale etico e legato al territorio [...]»
Una locomotiva sbuffante fuori dal tunnel ai piedi del Vesuvio, è l’immagine sostituita dal logo, una tazzina stilizzata, disegnato dai ragazzi dell’Accademia di Belle Arti. Nel tempo l’attività si è infatti consolidata e oggi si producono 50mila pacchetti di caffè macinato da 250 grammi all’anno. È nata, infatti, una collaborazione con l’Università Luigi Vanvitelli e con la cattedra di Economia Circolare per il riutilizzo degli scarti di produzione della torrefazione e sono state avviate nuove linee di prodotti, tè, tisane, biscotti, e nuovi progetti all’esterno del carcere. Tra questi l’apertura nella Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo Archeologico Nazionale, del «Bistrot Lazzarelle», vetrina di prodotti dell’economia carceraria, realizzato grazie al supporto della Fondazione Charlemagne e di UniCredit.
Esso aspira a diventare un luogo di socialità, incontri e appuntamenti culturali, dove bere il nostro ottimo caffè e mangiare in modo sano ed economico. Un punto di snodo e di intreccio di relazioni autentiche che ospiterà anche i prodotti che provengono da tutte le realtà detentive del nostro paese e dove continueremo la nostra esperienza di riscatto ed emancipazione tutti femminile.