fbpx

SOS CLIMA PAZZO. IL CAMBIAMENTO CLIMATICO DEVE SPAVENTARCI

Scritto da Gabriele Crispo Il . Inserito in A gamba tesa

mediterraneo italia w630

Siete rimasti senza scuse e noi siamo rimasti senza più tempo.” (cit. Greta Thunberg)

«L’ennesimo articolo sul cambiamento climatico…e che noia». «È vero è sempre lo stesso articolo, quasi non si distingue dagli altri, eppure è sempre lo stesso problema, un vero problema irrisolto, difficilmente risolvibile: il cambiamento climatico». Il riscaldamento globale sta cambiando il nostro pianeta e il clima sembra essere impazzito. Il maltempo della scorsa settimana e i fenomeni estremi ai quali ci stiamo abituando ci impongono una riflessione per cambiare e invertire la tendenza di marcia.

Le piogge della scorsa domenica hanno flagellato il Nord-Est causando danni, allagamenti, interruzioni del traffico autostradale e ferroviario. Il fiume Adige è esondato e l’autostrada del Brennero è stata chiusa. Centinaia di persone sono state evacuate. Purtroppo, il maltempo della scorsa settimana ha portato con sé anche la morte. A Marina di Massa in Toscana due bambine di 3 e 14 anni sono decedute nell’ospedale dove erano state trasportate per i gravi traumi riportati dopo la caduta di un grosso albero sulla tenda nella quale stavano dormendo. La procura di Massa e Carrara ha aperto un’inchiesta. Intanto si apre il dibattito sullo stato di salute degli alberi delle nostre città: i polmoni verdi urbani rischiano di diventare assassini e portatori di danni. A Roma si è acceso lo scontro: la consigliera Dem, Ilaria Piccolo ha ricordato che I pini romani sono ammalati e vanno curati prima possibile. La situazione è seria, 50 mila di questi alberi rischiano di essere abbattuti”.

È la storia di un fine settimana infernale di maltempo…l’ennesimo.

La verità è che siamo colpevoli. L’uomo esercita un’influenza sempre maggiore sul clima attraverso la sua attività e questo lo rende responsabile dell’aumento dell’effetto serra con il conseguenziale aumento della temperatura terrestre e dello scioglimento dei nostri ghiacciai. La combustione di combustibili e fossili, la deforestazione, gli incendi dolosi boschivi: sono solo alcuni dei comportamenti che ci rendono colpevoli.

Il cambiamento del clima sul nostro Pianeta non può essere ignorato: i cambiamenti climatici interessano ed interesseranno tutti. L’aumento ulteriore - anche di pochissimi gradi - della temperatura terrestre comporterebbe conseguenze enormi, quali: lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacci perenni; l’aumento del livello dei mari, con la conseguenziale scomparsa di alcune città costiere; l’aumento in frequenza ed in intensità dei fenomeni meteorologici estremi; la variazione della distribuzione annuale delle precipitazioni piovose, più di quanto non stia già avvenendo; l’aumento del rischio idrogeologico e delle inondazioni o ancora l’aumento della siccità.

I cambiamenti climatici hanno un impatto anche sulla salute: in alcune regioni si registra un aumento nel numero di decessi dovuti al calore e in altre si assiste a un aumento delle morti dovute al freddo eccessivo. Anche il comportamento di virus e batteri cambia con il cambiare della temperatura terrestre. Ogni forma di vita viene influenzata dal cambiamento della temperatura terrestre.

Tutto ciò ha reso inevitabile la dichiarazione dello Stato di Emergenza Climatica, ossia di quella misura adottata dagli Stati come risposta ai mutamenti climatici. Lo Stato di Emergenza Climatica prevede l’adozione di misure atte a ridurre le emissioni di carbonio a zero; oltre che a svolgere una forma di pressione politica sui governi affinché prendano coscienza della situazione di crisi ambientale esistente.

Nel 2019 molti Stati hanno dichiarato lo Stato d’emergenza. L’elenco include il Canada, la Francia, la Spagna, il Bangladesh, l’Italia e numerose altre organizzazioni e istituzioni non governative.