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RYAN MENDOZA. ALMOST HOME – THE ROSA PARKS HOUSE PROJECT

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Port'Alba

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La Fondazione Morra Greco esce dai confini dei propri spazi ed entra nel Palazzo Reale di Napoli per presentare il progetto “Almost Home – The Rosa Parks House Project” dell’artista statunitense Ryan Mendoza.

Realizzato con il sostegno della Regione Campania e in collaborazione con la Direzione regionale Musei Campania, il progetto prevede l’esposizione della casa dell’attivista afroamericana Rosa Parks, colei che con un gesto di rifiuto diede il via nel 1955 al boicottaggio dei mezzi di trasporto nella città di Montgomery, divenendo un importante simbolo nella lotta per i diritti civili degli afroamericani.

Esposta nel Cortile d’Onore di Palazzo Reale, la casa della Parks, collocata originariamente nella città di Detroit, è stata salvata dalla demolizione e recuperata dall’artista Ryan Mendoza, che nel 2016 decide di prenderla con sé per proteggerla dall’incuria e rimontarla nel giardino della propria casa a Berlino.
La casa, abbandonata da tempo, era stata acquistata in precedenza dalla nipote della Parks, Rhea McCauley, che, non avendo la disponibilità economica necessaria per la sua ristrutturazione, aveva provato a raccogliere fondi ma senza successo.

Si rivolge così a Mendoza per donargli la casa, dopo aver appreso del suo progetto “The White House”, in cui l’artista aveva riadattato la facciata di una abitazione disabitata di Detroit, ridipingendola di bianco, per poi esporla ad Art Rotterdam. Comprendendo l’importanza della casa quale simbolo del complesso rapporto tra storia e memoria collettiva, troppo spesso lacerata da operazioni che tentano di rimuovere più che di ricostruire, Mendoza prende con sé la casa della Parks e, dopo averla esposta a Berlino e a Providence al WaterFire Arts Center, la porta a Napoli, città che lo ha accolto e ospitato per molti anni.

Era il 1992 quando Mendoza si trasferisce nella città partenopea, dove ha vissuto e lavorato negli ambienti della Fondazione Morra Greco prima che divenisse fondazione, cercando di ricreare un ambiente familiare non solo con la produzione pittorica, che atterra in una dimensione intima e personale, ma anche con lavori manuali di ristrutturazione. Napoli è stata quasi la casa di Mendoza per circa quindici anni e ora è quasi la casa del progetto di Rosa Parks House. È almost home perché l’artista vorrebbe che un giorno la casa della Parks tornasse nel proprio luogo di origine, nel luogo dove si è svolta la vicenda che ha provocato la grande mobilitazione della comunità afroamericana di Montgomery. I luoghi portano i segni, le fratture e le ferite della storia; sono, di conse- guenza, gli specchi di questi processi e a volte riescono a metterne in evidenza le lacune e le contraddizioni.

Con il progetto “Almost Home – The Rosa Parks House Project”, Ryan Mendoza mantiene in vita la memoria di Rosa Parks e di tutti coloro che hanno abitato la casa in un momento storico drammatico e conflittuale della storia americana, la cui identità, oggi rimessa in discussione dal ritorno del Black Lives Matter, appare sempre più fragile e contradditoria per le ferite di un passato coloniale ancora aperte. Nato a New York nel 1971, Ryan Mendoza ha realizzato i progetti “The White House” (2015), “The Invitation” (2016) e l’importante “The Rosa Parks House Project” (2017). Descritti come una “rarità nel mondo dell’arte” dall’autore Milan Kundera, i progetti artistici e i dipinti di Ryan Mendoza si muovono tra espressionismo e realismo, includendo riferimenti americani e storici. Mendoza ha esposto in numerosi musei e gallerie d’Europa, tra cui White Cube, Londra, Galerie Lelong, Parigi/NewYork, e Museo Madre, quest’ultimo a Napoli.

Nel 2015 pubblica il suo diario d’artista “Tutto è mio” con il noto editore italiano Bompiani. Nel 2018 è stato docente presso la Columbia University, la Brown University e la RISD School of design. Il premiato documentario “The White House”, 75min, 2017, diretto dalla moglie Fabia, offre uno spaccato dell’attività artistica di Mendoza e racconta la storia del The Rosa Parks House Project. Vive tra Berlino, la Germania e la Sicilia con la moglie Fabia e il figlio Dylan.