Giambattista Vico (seconda parte)
Nella 'Scienza nuova' Vico si propone di scoprire l'intima struttura dello sviluppo delle cose umane, cioè della storia; quali sono le leggi e i principi che reggono e governano questo sviluppo; quali sono le fasi e i gradi successivi attraverso i quali l'uomo è passato partendo da una condizione selvaggia e quasi animalesca per arrivare alla cultura e alla civiltà più progredita.
La storia palesa, secondo Vico, una legge che ne guida lo svolgersi secondo uno schema triadico: l'età degli dei, l'età degli eroi e l'età degli uomini, in continua successione dell'una nell'altra, sì che il cammino della storia appare come un tracciato circolare sul quale il continuo e ininterrotto ripetersi di quelle tre età o stadi finisce per ritornare sui propri passi e ricominciare così il ciclo nuovamente dall'inizio.
Nei miti, nelle saghe e nel linguaggio dei popoli e delle stirpi Vico ricerca le testimonianze e le tracce dei primi tempi della storia umana. Ai geroglifici che costituiscono un linguaggio ancor impacciato segue la lingua eroico-poetica e a questa segue infine la lingua umana e prosaica: la lingua della civiltà e della scienza moderna, che riproduce nell'ordine delle idee l'ordine delle cose, aderendo il più strettamente possibile alla realtà e non lasciando più spazio all'invenzione e alla fantasia.
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