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“Le arti sanitarie: luoghi, professioni e cure”- L’Archivio di Stato di Napoli e il Museo delle Arti sanitarie si incontrano per un’ eccezionale edizione della Domenica di carta 2020

Scritto da Vittoria Ziviello Il . Inserito in Mostre

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La felice iniziativa promossa dal Mibact- “Domenica di carta”- vede quest’anno un’edizione diversa dal solito. Scopo tradizionale di questa manifestazione è quello di valorizzare il patrimonio documentale di biblioteche e archivi statali, ma l’edizione 2020 aggiungerà al convenzionale materiale conoscitivo cartaceo, fornito dall’Archivio di Stato di Napoli, un quid pluris: gli strumenti medici dell’antichità custoditi presso il Museo delle Arti Sanitarie e di Storia della Medicina nel Complesso degli Incurabili.

La giornata di divulgazione sul tema “Le arti sanitarie: luoghi, professioni e cure”, avrà luogo domenica 11 ottobre dalle ore 9:00 alle ore 13:00, presso la sede dell’Archivio di Stato di Napoli, in Piazzetta Grande Archivio. La documentazione archivistica potrà quindi avvalersi del supporto materiale e visivo di bisturi, seghe, microscopi, farmacie portatili e tanti altri strumenti che avvalorano e mettono in risalto il primato della città di Napoli come capitale della scienza( anche medica).

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L’allestimento e l’organizzazione della mostra sono stati curati, per l’Archivio di Stato da Fortunata Manzi, per il Museo delle Arti Sanitarie dalle volontarie Carmen Caccioppoli e Rossella Baldelli. La mostra consisterà di un percorso illustrativo sui variegati aspetti dell’organizzazione sanitaria, le varie figure mediche professionali e le pratiche del Regno di Napoli e delle Due Sicilie.

La mostra ospiterà anche la dimostrazione dell’indagine medica e storica sul teschio donato all’Archivio di Stato di Napoli dal principe Andrea d’Avalos, condotta dalla Prof. Marileva Torino, docente paleontologa dell’Università Suor Orsola Benincasa. Scopo del progetto è quello di datare il cranio e ricostruire il profilo storico-anatomico e sociale dell’individuo, con coronamento finale quale la riproduzione digitale del volto.

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Alle ore 10:30 si terrà l’incontro fra la direttrice dell’Archivio di Stato, la Dott.ssa Candida Carrino, con il Prof. Gennaro Rispoli, medico chirurgo, direttore del Museo delle Arti Sanitarie, che presenterà il suo libro: “Scienza carità arte negli antichi ospedali d’Italia”. L’opera si presenta come il primo catalogo degli ospedali monumentali storici presenti sul territorio nazionale. Il Prof. Rispoli ,in merito, anticipa che << si tratta in particolare di luoghi d’arte e di storia. E come esiste la via Francigena, così esistono anche le cd. “vie della salute”, dove risiedevano o risiedono ancora dei piccoli ospedali che lasciano la memoria anche nella toponomastica cittadina. Il nostro vuole quindi essere un omaggio al voler declinare l’Ospedale in tutta la sua complessità, e non soltanto un elenco di nomi e luoghi da tutelare. Ma soprattutto alla base c’è la promessa di guardare con affetto e attenzione queste vecchie mura che hanno visto la malattia, le epidemie e i guaritori-benefattori con altre figure professionali atipiche del passato>>. Il Professore poi sottolinea quanto il Sud abbia giocato un ruolo di primo piano in questo settore perché, almeno in passato, << forse a causa dell’incuria dei decenni precedenti, la rete ospedaliera è rimasta pressoché inalterata. Infatti, alcuni ospedali di Napoli sono presenti sul territorio da più di 500 anni e gli Incurabili rappresentano un valido esempio, nonostante i lavori di ristrutturazione ora necessari. Si cerca quindi di non alterare il lavoro degli architetti, proprio perché si è di fronte a delle opere d’arte a tutti gli effetti; come ad esempio, la Farmacia degli Incurabili che è stata costruita da Domenico Antonio Vaccaro>>. La parte centrale del libro è proprio dedicata all’Ospedale degli incurabili anche perché riesce bene a dimostrare come mettere in connessione i vari saperi del tempo da quello farmaceutico, all’erboristeria. Inoltre, la medicina napoletana a cavallo tra ‘600-‘700-‘800 ha conosciuto delle figure di grande spicco.

Le visite guidate alla mostra saranno svolte dal personale dell’Archivio di Stato e dai volontari del Museo delle Arti Sanitarie. L’accesso e la visita saranno gratuiti e si svolgeranno nel rispetto delle norme anti covid-19.