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Nasce Art-Ethics

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Port'Alba

Art Ethics

Nasce Art-Ethics, progetto biennale di ricerca e di produzione artistica nato dall’intesa tra la Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee - Museo Madre presieduta da Laura Valente e l’Osservatorio Ethos Luiss Business School diretto da Sebastiano Maffettone.


Protagonista del primo Statment di Art-Ethics - programmato tra ottobre 2020 e maggio 2021 - l’artista ghanese Ibrahim Mahama. Ad affiancarlo, i due curatori del progetto speciale che Mahama realizzerà per il Museo Madre – Gianluca Riccio (anche curatore per la Luiss del progetto Art-Ethics) e Kathryn Weir (Direttrice artistica del Museo Madre) – insieme all’architetto Massimiliano Fuksas e alla prof.ssa Francesca Corrao.

Nel corso dell’incontro Mahama presenta il progetto site-specific appositamente concepito per il Museo Madre della Regione Campania, proiettando immagini del Savannah Center for Contemporary Art – spazio di ricerca e di produzione artistica fondato da Mahama a Tamale in Ghana – e presentando materiali e video tratti da Parlament of ghosts, uno dei suoi progetti più recenti in cui, attraverso l’assemblaggio di oggetti perduti, recuperati e riutilizzati, l’artista ghanese ha creato una grande camera parlamentare concepita come spazio in grado di evocare le storie e i ricordi di un paese che afferma la propria indipendenza, e attivare nuove forme di partecipazione e confronto. Art-Ethics è un progetto di ricerca e di produzione artistica che a partire da un inedito e originale modello di collaborazione tra Museo d’arte contemporanea e Centro di ricerca universitario, e attraverso un programma biennale di residenze, mostre, installazioni, talks e pubblicazioni, intende indagare le pratiche artistiche interdisciplinari in relazione alle tematiche dell’etica contemporanea privilegiando l’interazione e la collaborazione con quegli artisti la cui ricerca, declinata secondo linguaggi e modalità espressive diverse, è focalizzata sulla produzione di relazioni – culturali e sociali –, sullo scambio di conoscenze e sull’impatto dell’etica nella società contemporanea.

Nato a Temale in Ghana nel 1987, Mahama coltiva ormai da diversi anni una ricerca che attraverso la trasformazione di materiali umili, spesso desunti dalla realtà storica, culturale e socio-politica ghanese, affronta nelle sue opere – spesso declinate in forma di grandi installazioni ambientali – temi e problemi legati alla migrazione, ai processi connessi con la globalizzazione, alla creazione di comunità, al lavoro e alla circolazione delle merci e delle persone attraverso confini e nazioni, nella cornice di una condizione umana universale. Tra i suoi maggiori interventi all’interno delle più importanti rassegne internazionali di arte contemporanea si annoverano la partecipazione a tre edizioni della Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia (2015, 2017 e 2019) alla 14esima edizione di Documenta (2017) a Kassel e Atene, alla 22esima edizione della Biennale di Sidney (2020), nonché la realizzazione di un’installazione a scala urbana a Milano con la Fondazione Trussardi (2018). Il progetto speciale che Mahama realizzerà al Museo Madre di Napoli come primo statement del progetto Art-Ethic, è anche la prima mostra/installazione che un museo d’arte contemporanea italiano dedica alla ricerca e all’opera dell’artista ghanese.