Alessandro Scarlatti (seconda parte)
Autore di una produzione immensa, che tocca tutti i generi musicali dell'epoca, Alessandro Scarlatti fu la maggior personalità del teatro musicale tardo-barocco italiano. Autore di sessantacinque melodrammi (il numero non comprende le numerose revisioni di composizioni altrui e i cosiddetti pasticci), elaborò un'opera che forniva un solido schema razionale, basato su moduli formali fortemente stilizzati, al fantasioso e spesso anarchico melodramma barocco.
Contemporaneamente attuò un radicale ampliamento delle risorse espressive, sviluppando l'orchestrazione, le tecniche del recitativo e del canto solistico, i pezzi di insieme, ecc. La generazione successiva alla sua, alla quale si deve la diffusione europea del melodramma italiano e in particolare napoletano, si appropriò immediatamente di queste conquiste stilistiche, modulandole tuttavia in una direzione sostanzialmente estranea al gusto scarlattiano; ciò che spiega il rapporto mediato e problematico, anche se fondamentale, di Scarlatti con la tradizione musicale settecentesca. Tra i melodrammi più significativi si ricordano 'La Statira' (1690), 'La caduta dei Decemviri' (1697), 'Il Mitridate Eupatore' (1707), 'Il Tigrane' (1715), 'Il trionfo dell'onore' (1718), di carattere semiserio, 'Marco Attilio Regolo' (1719), 'La Griselda' (1721).
Accanto alla produzione operistica spicca la vastissima messe di cantate (più di seicento per voce e basso continuo; venti per due voci; settanta per voce e strumenti vari): un patrimonio -almeno una volta- in gran parte inesplorato che racchiude pagine di altissimo impegno espressivo. Di notevole rilievo è anche il repertorio sacro e religioso, comprendente messe e mottetti (nello stile arcaico “alla Palestrina” e nel moderno stile concertante), una passione e una trentina di oratori. Di minore rilievo è invece la produzione strumentale, comprendente dodici 'Sinfonie di concerto grosso', sei concerti per archi, alcune sonate da camera per flauto e strumenti e numerose composizioni per clavicembalo.
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