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Procida come nuova Capitale Italiana della Cultura 2022

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Port'Alba

Ph. Agostino Granatiero available at agogra

La città campana è stata dichiarata dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, come la nuova Capitale italiana della Cultura 2022.
La cerimonia di proclamazione tenutasi esclusivamente per mezzo virtuale ha visto vincitrice Procida tra dieci centri finalisti rappresentati da Volterra, Pieve di Soligo, Ancona, Bari, Trapani, Verbania, Taranto, Cerveteri e L’Aquila. Ognuna delle strategie proposte dalle 10 città finaliste è basata sulla capacità di affidare il territorio alla cultura, intendendo quest’ultima come motore di sviluppo e tutela del patrimonio culturale connotante i propri siti.

Tali strategie individuano nelle criticità del patrimonio culturale da recuperare l’opportunità di innescare operazioni di rigenerazione virtuosa dei territori a scale differenti nel tentativo di indurre, nei territori affini, un meccanismo di emulazione e adattamento delle pratiche di cui essi sono rappresentanti.

La città campana per candidarsi al titolo ha presentato un dossier denominato “La cultura non Isola”, volto a sottolineare la riscoperta dell’importanza dell’attività dei piccoli centri. Questo valore, particolarmente evidenziato dalla crisi pandemica globale, ha colpito la giuria valutatrice presieduta dal Professore Stefano Baia Curioni.

Assegnare la vittoria a Procida non ha significato solo mirare a riscattare la cultura ed il turismo dall’anno difficile appena trascorso ma sostiene concretamente le attività culturali e turistiche a partire dalle piccole realtà territoriali. Questo evidenzia come la grandezza della città non sia una discriminante nei criteri di selezione ma piuttosto l’importanza sia data all’originalità, alla creatività e alle direttrici del progetto proposto.

La candidatura della città di Procida è stata incentrata principalmente sull’uso della Cultura come strumento di apertura al dialogo, alla creatività e al recupero delle relazioni tra il territorio, le comunità e le risorse esistenti alle diverse scale. Procida ha puntato sugli approcci partecipativi e sulla propria capacità di sperimentare pratiche inclusive volte alla cura di beni naturali tradotti nei cosiddetti “laboratori culturali di felicità sociale”.

In particolare, la motivazione dell’assegnazione della vittoria alla città di Procida letta dal Ministro Franceschini durante la cerimonia virtuale, recita le seguenti parole:

“Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria. La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono”.

Fotografia

Ph. Agostino Granatiero, available at @agogra