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Zuchtriegel: il nuovo direttore del Parco archeologico di Pompei

Scritto da Maddalena Maria Sorbino Il . Inserito in Port'Alba

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Pompei è un prezioso gioiello dall’inestimabile potenza ed importanza. A partire dalla fine del XVIII secolo sono stati riportati alla luce i resti dell'antica città romana: le indagini archeologiche hanno restituito non solo pitture, mosaici, suppellettili ed edifici, ma hanno permesso di ricostruire lo stile di vita in epoca romana. Il sito archeologico pompeiano, insieme a quelli di Ercolano e Oplonti, è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall' UNESCO nel 1997.

In questi giorni si è a lungo discusso circa la polemica sulla nomina dell'archeologo italo-tedesco Gabriel Zuchtriegel, come nuovo direttore del Parco archeologico di Pompei. Molti credono che vada subito fermata la controversia.

L’archeologo ha esibito già le sue capacità di studioso e ricercatore serio a Paestum e Velia e la questione appare più una disputa generazionale che non una vera critica costruttiva.
Sarebbe il caso, secondo molti di vederlo all'opera, in ogni caso, prima di criticare la sua operosità.
Coloro che muovono quest’appello sono gli stessi che vorrebbero vedere i ricercatori più anziani al suo fianco per sostenerlo in un lavoro che nei prossimi anni si prospetta affascinante e durissimo al contempo per le enormi possibilità scientifiche che offre il Parco di Pompei.
Sarebbe infatti una visione e una collaborazione piacevole: i più anziani al fianco dei più giovani, un distacco generazionale, se così si può chiamare, che potrebbe fruttare nient’altro che a favore della cultura.

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A tal proposito si è comunque espresso anche il presidente dell'associazione MACS, Mecenari per l'arte il cinema e lo sport, che ha dichiarato:
“Noi riteniamo di potere e dover essere vicini a chi in questi anni ha voluto valorizzare il nostro patrimonio culturale e archeologico in particolare. MACS intende anzi essere al fianco di Pompei promuovendo ancor più l’Art bonus, uno strumento di straordinaria utilità per il patrimonio italiano e per le aziende italiane che vogliono essere protagoniste della valorizzazione delle nostre bellezze e allo stesso tempo godere dei notevoli benefici fiscali che la misura lanciata dal ministro Franceschini ha offerto soprattutto nel Nord Italia. Al Sud assistiamo, invece, a una scarsa attenzione a questa tematica con pochissime adesioni che invece farebbero molto bene all'economia e alla cultura.”