fbpx

Pompei sforna tesori. L’antico carro da parata è un reperto eccezionale

Scritto da Vittoria Ziviello Il . Inserito in Port'Alba

925ab339 b378 404e 882d 846d70de6c5a

Il Parco archeologico di Pompei sta vivendo un periodo particolarmente florido dal punto di vista dei ritrovamenti. Dopo la scoperta, pochi mesi fa, dei corpi di un dominus con il suo schiavo e di un’antica tavola calda con un bancone perfettamente ornato e intatto, adesso è la volta di uno straordinario carro cerimoniale (probabilmente destinato alle cerimonie nuziali) con raffigurazioni erotiche.

Gli archeologi sostengono che si tratti di un pilentum, un carro da parata utilizzato proprio per le cerimonie nuziali, che le fonti degli storici citano ampiamente, ma che prima d’ora non era mai stato ritrovato in Italia. La portata eccezionale di questo reperto la si può ancor di più intercettare nella rarità di questi ritrovamenti. Infatti, l’unico altro precedente è stato un pilentum rivenuto circa 15 anni fa nella Grecia settentrionale.

Il reperto pompeiano è stato scoperto nel porticato di una villa suburbana a 700 metri a nord da Pompei, fuori dalle mura della città. Si tratta della villa di Civita Giuliana, che come le altre ville suburbane che si trovano nei pressi della città di Pompei, presenta delle caratteristiche sue proprie, che la distinguono dalle abitazioni cittadine, quasi tutte vuote e saccheggiate a causa dell’eruzione del Vesuvio, che nel 79 d.c. ha cristallizzato il tempo e lo spazio.

Le ville suburbane, infatti, trovandosi in zone di aperta e rigogliosa campagna che si prolungava per tutto il litorale che si apre sul paesaggio del Golfo di Napoli, offrivano agli aristocratici romani, non solo il tanto agognato rifugio dagli affanni della vita cittadina (otium), ma molto spesso anche una nuova fonte di proventi derivanti dall’attività fondiaria (negotium).

Tornando al pilentum ritrovato nella Villa di Civita Giuliana, di peculiare interesse sono le raffigurazioni presenti sulla fiancata e sul retro del carro. Le fiancate sono decorate con pannelli di legno di tipo diverso, dipinti in rosso e in nero, con lamine di bronzo intagliate; il retro, invece, è ornato da piccole figure di bronzo che rappresentano scene erotiche con satiri, ninfe e amorini. Gli studi archeologici che si stanno compiendo, già hanno evidenziato la presenza di una serie di materiali organici sepolti dalla cenere. All’interno del carro, è stato così possibile rivenire le tracce di funi, cuscini e spighe di grano, indizi questi, che fanno pensare ad un matrimonio appena celebrato o comunque pronto ad essere celebrato.

Fonti:

https://www.google.com/amp/s/www.focus.it/amp/cultura/storia/carro-da-parata-pompei-reperto-eccezionale

Varone A., “Pompei. I misteri di una città sepolta. Storia e segreti di un luogo in cui al vita di è fermata duemila anni fa”, Newton Compton editori, 2005