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A Napoli i musei diventano centri vaccinali

Scritto da Vitaliano Corbi Il . Inserito in Napoli IN & OUT

cr foto 1 centro congressi della stazione marittima di napoli 2423

La Campania sta ultimando i preparativi per far fronte alla campagna vaccinale di massa, per la quale ci sarà bisogno di uno sforzo maggiore e, soprattutto, di idee nuove e vincenti, nell’ottica di non sprecare tempo prezioso al raggiungimento degli obiettivi finali.

La città di Napoli, in particolare, chiama in causa i luoghi culturali, riadattandoli in sedi vaccinali poiché forti di due caratteristiche sostanziali: il largo spazio e l’ottima luminosità. Sono stati già impiantati 21 box vaccinali che dovrebbero aiutare nella rapidità delle iniezioni, per un totale possibile di 3800 vaccinati al giorno in più, oltre i 4.500 già possibili nei 15 box della Mostra d’Oltremare.

Ma quali sono questi nuovi centri?

Innanzitutto, la Fagianeria di Capodimonte, una struttura immersa nella natura che fu ricovero dei fagiani del re e che, oggi, ospiterà sette box vaccinali in grado di vaccinare fino a 1300 persone al giorno.

Il Bosco di Capodimonte, con la zona rossa, rimane chiuso. Ma, almeno, recarsi in questo nuovo centro per sottoporsi al vaccino, potrà essere un’occasione di ritornare a godere, seppur per poco tempo, della meravigliosa vista e atmosfera del parco.

Il Museo Madre, invece, è stato già allestito nel primo salone all’ingresso con 4 box per un massimo di 700 vaccinati al giorno. Il celebre museo d’arte contemporanea dovrebbe riuscire a convivere con il centro vaccinale, sperando di riuscire ad aprire nel mese di aprile.

Alla Stazione Marittima, di fronte a Piazza Municipio, c’è già il terzo centro vaccinale, praticamente finito. Dove prima entravano tantissimi cittadini per iniziare la propria crociera, ci sono ora 10 box per 1800 vaccinazioni al giorno.

Noi tutti possiamo essere fiduciosi che il piano vaccinale, a Napoli, ha le potenzialità per procedere a gonfie vele.