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Vesuvio (seconda parte)

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Port'Alba

Vesuvio 1

Il grande apparato vulcanico, che è uno dei pochi della Terra del tipo “a recinto”, è formato da due coni sovrapposti ma non egocentrici, in quanto il monte Vesuvio vero e proprio (1279 m.) si è formato nell'ambito del più vasto cratere di un vulcano precedente (Monte Somma, 1132 m.) ma in posizione eccentrica, cioè con l'asse eruttivo spostato di circa 250 m. a Sud-Ovest rispetto a quello del vulcano più antico; questo presenta un diametro di circa 4 km e una circonferenza di 11 km con un anello ben conservato a Nord e a Est, mentre a Sud e a Ovest la cerchia del Monte Somma appare sventrata e confusa con i versanti del Vesuvio.

 

Il colle del Salvatore, sul quale sorge a 609 m. di quota l'Osservatorio Vesuviano, rappresenta il residuo del tratto occidentale del recinto del Monte Somma. Tra le parti rimaste di tale recinto, che assumo l'aspetto di un gigantesco anfiteatro, e l'alto cono vesuviano si apre una vallata lunga circa 5 km, denominata Atrio del Cavallo a Ovest e Valle dell'Inferno a Est. In epoca storica l'attività eruttiva ebbe inizio nel 63 d.C. con l'eruzione del 5 febbraio, descritta da Seneca, che fu catastrofica per Pompei, Ercolano, Stabia, Napoli e Nocera.

La spaventosa eruzione del 79 d.C., descritta da Plinio il Giovane in due lettere indirizzate a Tacito molti anni più tardi, verso il 106, travolse nuovamente tutte le città poste ai piedi del vulcano coprendole di lapilli e ceneri, specialmente quelle a Sud e a Est, o con torrenti di fango quelle a Sud-Ovest.

Nel 202 e nel 472 furono nuovamente sepolte da lapilli e ceneri le città che andavano sorgendo, fra le quali Pompei. Altre tremende eruzioni ebbero luogo nel 685, nel 993, nel 1036 e nel 1139, dopo la quale succedette un lungo periodo di quiete protrattosi fino al 1631, allorché, il 16 dicembre, un'eruzione catastrofica distrusse tutti i centri abitati risorti ai piedi del vulcano. Fecero seguito varie altre eruzioni nel corso dei sec. XVII (1660, 1682, 1685, 1689 e 1694), XVIII (1707, 1767, 1779, 1794, che distrusse Torre del Greco) e XIX (1805, 1822, 1855, 1858, 1861, 1872, 1895).

Per saperne di più:

Vesuvio (prima parte)