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Vesuvio (terza parte)

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Port'Alba

Vesuvio

Le ultime eruzioni risalgono al 1906, al 1929 e al 1944. Quella di settantasette anni fa scatenò un fiume di lava verso S. Giuseppe Vesuviano e, causando il crollo del cono eruttivo, venne a disegnare la forma arrotondata della sommità e spense il pennacchio di fumo del cratere.

Sparì allora la funicolare che conduceva alla vetta, rimasero distrutte le strade di accesso. Si era in tempo di guerra, Napoli era occupata dagli Alleati, e quella visione di fuoco nella notte, quella pioggia di cenere e lapilli, che raggiunse la penisola sorrentina, parve il coronamento del sinistro spettacolo dei bombardamenti aerei che per quattro anni avevano sconvolto la città. Le pendici inferiori del vulcano sono fertilissime, il che spiega l'adattamento, in ogni epoca, della popolazione a queste terre nonostante i pericoli. Si coltivano uva pregiata e primizie ortofrutticole. Ai piedi del Vesuvio si scaglionano vari centri abitati.

BATTAGLIA DEL VESUVIO

Vinta (553) dal generale bizantino Narsete contro il re Teia, che vi trovò la morte, segnò la fine del regno ostrogata in Italia. E' nota anche come battaglia di Angri.

Per saperne di più:

Vesuvio (prima parte)

Vesuvio (seconda parte)