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Domenico Cimarosa

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Port'Alba

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Compositore (Aversa 1749-Venezia 1801). Studiò a Napoli, dove la sua prima opera fu rappresentata nel 1772. Il successo che subito arrise ai suoi lavori lo fece presto conoscere ovunque e gli procurò commissioni in varie parti d'Italia.

Nel recarsi a Pietroburgo nel 1787, chiamatovi da Caterina di Russia per assumere l'incarico di musicista di corte (che era già stato assunto da Paisiello, Sarti, Galuppi), sostò a Firenze, Parma, Vienna e Varsavia, ricevendo dovunque applausi e onori. Alla fine del 1791, di ritorno dalla Russia, si fermò a Vienna, dove scrisse e fece subito rappresentare 'Il matrimonio segreto' (1792), che già i contemporanei ritennero il suo capolavoro.

Tornato a Napoli, divenne maestro della Cappella reale; nel 1797 si compromise con la Repubblica Partenopea e al ritorno dei Borboni conobbe il carcere per quattro mesi. Liberato, visse gli ultimi anni a Venezia. Con Paisiello, Cimarosa è il maggior rappresentante dell'ultima generazione della scuola operistica napoletana: la sua originalità e la sua grandezza non sono legate alla creazione di un linguaggio innovatore, che si ponga al di fuori dei modi stilistici di tutto un ambiente musicale (anche se certe attenzioni allo strumentale fanno pensare forse a un influsso di Mozart), ma all'accento personale con cui sono rivissuti, alla finezza nella caratterizzazione dei personaggi, all'autenticità dei momenti patetici, di sapore preromantico.

Accanto a 'Il matrimonio segreto', che si presenta quasi come il frutto maturo e compiuto di un'epoca in declino, vanno ricordate, tra le sue 70 opere, 'Giannina e Bernardone' (1781), 'I due baroni di Rocca Azzurra' (1783), 'Le astuzie femminili' (1794), l'aria comica 'Il maestro di cappella'; grande interesse presentano anche le opere serie ('Gli Orazi e i Curiazi', 1796). Notevole fu la produzione sacra: le sonate per clavicembalo aderiscono al modello di Domenico Scarlatti.