fbpx

Risposta a Catello Maresca

Scritto da Berardo Impegno Il . Inserito in A gamba tesa

225141324 620964748809528 2672130800001705636 n

Fa tristezza che il magistrato Maresca utilizzi in modo propagandistico le parole da me usate per rilevare il problema “oggettivo” della distanza tra élite e popolo che fa soffrire la sinistra napoletana, da ormai molti anni.

Maresca farebbe ben a vedere, come l’identica questione, si proponga per il centro destra napoletano e, soprattutto, per quelle forze civiche “d’élite “che egli suppone, di poter rappresentare.

Com’è chiaro, la questione che io pongo a Manfredi e all’intero centro-sinistra, è questione di “sistema”. Riguarda tutti.

Sta nella vittoria di   De Magistris contro Lettieri (centro-destra) in questi dieci anni. De Magistris, ha infatti tentato di rappresentare, in forme demagogiche e minoritarie “la Napoli dolente”. E, infatti, è stato un clamoroso fallimento. La ragione di questo fallimento è semplice: non è nella contrapposizione tra “le due Napoli” la strada giusta, bensì nel faticoso lavoro politico di sutura tra emarginati e garantiti. Tra chi, pur nelle difficoltà del covid, è riuscito a intravedere la luce della ripresa, e chi, invece, rischia di non avere nessuna speranza di futuro.

Perciò, egregio Maresca, siamo seri, e preoccupiamoci di capire che il problema riguarda tutti. Ed è nel corretto agone politico, che possa vincere chi meglio riesca a dare rappresentanza e riconoscimento sociale, culturale, lavorativo, alla “plebe” napoletana.

PS

Se poi, “vostra eccellenza”, avrà un po’ del suo prezioso tempo, gli suggerirei di andarsi a vedere su youtube un prezioso dibattito tenutosi all’IISF qualche tempo fa tra Goffredo Fofi e Bruno Moroncini, dal titolo molto significativo: “Intellettuali e plebe a Napoli nella seconda metà del Novecento”.