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Giornate Europee del Patrimonio riscoprendo Rodari al Bosco di Capodimonte

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Port'Alba

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Gianni Rodari. Tre giorni di festa per piccoli e grandi è l’appuntamento con la fantasia che si terrà da venerdì 24 a domenica 26 settembre 2021 negli spazi verdi del Real Bosco di Capodimonte a Napoli, nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio.

Tre giorni per scoprire i testi di Rodari, ascoltare e applaudire le sue storie, giocare con le parole nel modo immaginifico che ha insegnato e trasmesso a più generazioni. All’indomani delle celebrazioni del centenario dalla nascita (1920) del famoso scrittore e pedagogista italiano, autore dell'insuperabile testo “Grammatica della fantasia” resta viva la volontà di divertirsi e sorprendersi.


Il programma di eventi, promosso dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, diretto da Sylvain Bellenger e a cura di Pino Boero, docente di letteratura per l'infanzia e vicepresidente del Parco della Fantasia di Omegna, paese natale di Rodari, Vanessa Roghi e Gaia Stock, profonde conoscitrici di Rodari e attive nell'editoria per ragazzi, è organizzato da Electa in collaborazione con Einaudi Ragazzi. Letture, laboratori di illustrazione, presentazioni di libri, attività di animazione e spettacoli di burattini, stornelli e filastrocche di cantastorie, compongono l'articolato programma destinato a bambini dai 4 anni in su. Grandi e piccoli incontreranno autori, artisti, educatori che hanno coltivato con brio e saggezza la lezione rodariana. Il programma completo sarà pubblicato a inizio settembre sui siti web capodimonte.cultura.gov.it e electa.it.

Le ampie praterie, gli alberi monumentali del giardino storico e la ricca e variegata vegetazione del Real Bosco di Capodimonte aiuteranno l’immaginazione a vagare nei mondi fantastici creati da Rodari. La manifestazione si terrà negli spazi verdi antistanti il Cellaio. Qui fin dal Settecento erano conservati botti di vino, fascine, legna, ghiande ma anche grano, miglio, fagioli, fave, prodotti che assicuravano l’alimentazione alla selvaggina del Bosco o che erano messi in vendita. È questo uno dei 17 edifici storici del Real Bosco di Capodimonte, che nasce come riserva di caccia di Carlo di Borbone (1716-1788) e si estende a ridosso della reggia per circa 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali impiantate nel corso di due secoli. Tra i viali, disegnati dall’architetto Ferdinando Sanfelice, si dispongono gli edifici storici tra residenze, casini, laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, orti e frutteti. Nel giardino cino-inglese si possono ammirare le piante esotiche giunte a Napoli: il canforo secolare, le camelie, il Taxodium e molte altre.