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La guerra delle correnti (seconda parte)

Scritto da Vitaliano Corbi Il . Inserito in Port'Alba

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Questo sistema ha inizialmente funzionato, dato che al tempo esistevano solamente motori a corrente continua; inoltre, la richiesta di energia elettrica risultava ancora facilmente soddisfabile.

Quando questa iniziò ad aumentare, tuttavia, Edison si trovò costretto ad affrontare il grande problema della corrente continua: su lunghe distanze l’effetto Joule, ovvero la dissipazione di potenza dovuta al riscaldamento del filo conduttore, dava luogo ad enormi sprechi che quindi imponevano la costruzione di centrali elettriche quanto più vicine possibile ai consumatori. Per apprezzare al meglio questo problema c’è bisogno di due semplici formule: quella della potenza elettrica trasmessa (P=V*I) e quella della potenza dissipata dovuta all’effetto Joule (Pdiss = R*I2) dove V è la tensione elettrica, I la corrente e R la resistenza del filo conduttore.

È evidente quindi che, dato che la tensione distribuita da Edison era relativamente bassa, la potenza necessaria era fornita dall’altro fattore della moltiplicazione: la corrente. Questo, quindi, induceva perdite enormi per riscaldamento dei fili; conscio di ciò, Edison tentò anche di usare fili più grossi (per ridurre la resistenza: banalmente in un filo più grosso scorre più corrente), ma i costi di realizzazione e manutenzione divennero insostenibili.

Vista così, sembrerebbe che anche Tesla e la sua corrente alternata (soggetta alle stesse regole fisiche della corrente continua) fossero destinate a soffrire degli stessi problemi. Ma Tesla, essendo un fisico ed avendo studiato l’elettromagnetismo per tutta la vita, riuscì ad inventare lo strumento che tutt’oggi usiamo per la distribuzione dell’energia elettrica: il trasformatore. Senza entrare nei dettagli del funzionamento, un trasformatore è capace di aumentare a piacimento il valore della tensione al suo ingresso: in uscita, quindi, avremo un valore molto elevato di tensione (dell’ordine di centinaia di migliaia di Volt), con una conseguente diminuzione della corrente e minimizzazione della dissipazione per effetto Joule. In seguito, quando la linea di trasmissione raggiunge il consumatore, la tensione viene scalata al valore stabilito per l’utilizzo domestico (in Italia tale valore è 230 V).

L’idea di Tesla sta quindi tutta nell’utilizzo di valori elevati di tensione durante il trasporto, ed è proprio questo il principale argomento usato da Edison per screditarlo: alta tensione equivale ad alto pericolo per l’uomo e, pur di dimostrarlo, Edison ricorre a metodi poco ortodossi, tra cui l’uccisione di animali in pubblica piazza tramite corrente alternata, e l’invenzione della sedia elettrica.

Per saperne di più:

La guerra delle correnti (prima parte)