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“Witness 1:1”, inedita mostra sulle opere di Marco Craig in esposizione al PAN

Scritto da Felicia Trinchese Il . Inserito in Port'Alba

Witness 1 1

Fino al prossimo 4 luglio il PAN, Palazzo delle Arti di Napoli, ospiterà il progetto fotografico, a cura di Marina Guida, sulle opere di Marco Craig. L’esposizione, dal titolo “Witness 1:1”, mostra un nucleo di opere inedite esposte per la prima volta a Napoli del fotografo milanese, tra i più apprezzati del momento, autore di servizi e copertine per prestigiose riviste tra le quali: Wallpaper, Vogue, Elle, Vanity Fair, Brutus Japan e molte altre.

Al centro del percorso espositivo spicca una meticolosa indagine dell’artista alla ricerca di tutti quegli oggetti o indumenti che siano stati a stretto contatto fisico con atleti e sportivi, divenuti testimonianza di eventi memorabili e in certi casi passati alla storia.

Il lavoro artistico di Craig lo porta ad incontrare collezionisti, aziende, musei, atleti ed ex atleti e tramite loro, ascoltare le storie e le emozioni che si nascondono dietro a ogni oggetto o indumento. I cimeli sportivi diventano delle vere e proprie opere d’arte: l’oggetto fotografato viene inserito in buste di plastica trasparenti, pressurizzato con la tecnica del sottovuoto, così da preservarne l’integrità ed escludendolo da ogni inquinamento esterno.

Ad ogni busta viene applicato un cartellino scritto a mano, che narra con pochi ma essenziali tratti quasi didascalici la storia a cui l’oggetto è legato, restituendo così per ciascuno la propria unicità. L’opera viene poi stampata in scala 1:1 in una logica di corrispondenza con l’oggetto ripreso.

Una racchetta da tennis, una tuta da sci, una bicicletta, ed infiniti altri oggetti del culto sportivo, degli ex voto contemporanei, messi sottovuoto, schedati, così come si fa con le opere d’arte, vengono immortalati dallo scatto di Craig che li riconsegna ad una storia a cui peraltro già appartengono, ma lo fa con il filtro dell’arte perché possano acquisire una delicatezza e un’ulteriore bellezza che solo essa può conferire.

L’intento di “Witness 1:1” è quello di divenire un piccolo documento storico/artistico che parli di emozionanti storie di sport (e non solo), dove l’uomo e il design sono stati insieme testimoni e protagonisti. A tal scopo la mostra costituisce un’occasione per accendere la curiosità, di chi osserva, attorno a quella che è la genesi di un processo tanto sportivo quanto necessariamente culturale.

L’esposizione riesce attira in questo modo una molteplicità variegata di visitatori, caratteristica propria dell’arte che può conferire molteplici significati e altrettante chiavi di lettura ad opere che possiedono già, intrinsecamente, la capacità di attrarre un variegato campionario di pubblico: appassionati di storia dell’arte, dello sport, della ricerca, tutti sono chiamati, nello stesso tempo e nello stesso luogo, a focalizzare l’attenzione sull’oggetto, sul testimone di un’azione e di un momento storico, che travalica ogni definizione, qualsivoglia classificazione.

“Witness 1:1” è un racconto che non si realizza per settori, ma che apre necessariamente a variegati punti di vista: ed è così che l’oggetto - o l’indumento fotografato - ci dice di chi lo ha usato o indossato, in quale competizione sportiva, in quale epoca storica, ed in quale luogo del mondo, conducendoci anche a riflettere sull’assetto politico di quel dato momento.