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Degas: il ritorno a Napoli

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Mostre

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Il grande maestro dell'Impressionismo, Edgar Degas, visse gran parte della sua giovinezza a Napoli e restò legato per tutta la vita alla città, tornando spesso, per le sue caratteristiche: la bellezza, il clima tanto bello quanto differente da quello parigino e l’allegria della gente.

Un legame che viene adesso celebrato da una imperdibile mostra-evento che si inaugura proprio nel capoluogo partenopeo. Edgar Degas nacque a Parigi nel 1834 e fu tra i più eccellenti pittori impressionisti dell’epoca. Nel 1862 realizzò il suo primo quadro che lo rese famoso: «La famiglia Bellelli». Negli strinse numerose amicizie artistiche con Manet e altri pittori con cui che avrebbe formato il gruppo degli impressionisti.

Fu tra i fondatori del gruppo ma le sue differenze con gli altri impressionisti erano legate soprattutto alla costruzione disegnata e prospettica dei suoi quadri generalmente impostata su linee oblique. Le forme non si dissolvono e non si confondono con la luce. Sono invece rese plastiche con la luce e non con il chiaroscuro.

Ciò che contraddistingue i suoi quadri sono sempre dei squarci prospettici molto originali. Per questi scorci si è molto parlato dell’influenza delle stampe giapponesi, anche se è evidente che i suoi quadri hanno una inquadratura tipicamente fotografica. Edgar Degas va ricordato come un grande pittore di figura, che realizzò quasi sempre negli interni. A differenza degli altri impressionisti egli non eseguirà mai un quadro all'aperto.

I suoi soggetti preferiti furono le figure in movimento e si dedicò molto allo studio diretto delle danzatrici del balletto classico. Le esercitazioni delle ballerine del Teatro dell'Opera di Parigi furono l'occasione per osservare il corpo umano in ogni forma di movimento. Anche in questo, Degas coincide con l’impressionismo: la scelta poetica di dar immagine alla vita urbana, con i suoi riti e i suoi miti. Degas realizzò anche delle sculture, soprattutto figure femminili e danzatrici, modellandole in creta o in cera.

La mostra che lo esalta nella città Partenopea si terrà nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, a pochi passi dal palazzo Pignatelli di Monteleone dove Degas soggiornò nel 1856. La particolarità dell’evento è proprio il racconto del rapporto del grande maestro con la città di Napoli che fu, con Parigi, la sua città del cuore.
L’esposizione raccoglie quasi 200 opere originali tra cui 34 fotografie: i monotipi di Maison Tellier e di Famille Cardinal, disegni, studi preparatori, litografie e xilografie, acqueforti, rarissime fotografie scattate da Degas, ma anche tre sue pregiate statuette di bronzo. In gran parte provengono da collezioni private, francesi e belghe, e molte sono quelle offerte per la prima volta in visione al pubblico.


L’allestimento prevede tre aree tematiche: il rapporto dell’artista con Napoli; i temi che più lo ispirarono, come ballerine, corse di cavalli, serate tra teatri, caffè-concerto e “Maison Close”; la vita sociale e le frequentazioni con altri artisti, tra i quali Edouard Manet, Giuseppe Canova, Pierre August Renoir e Pablo Picasso, presenti in mostra con alcune opere grafiche e dipinti. L'esposizione, dal 14 gennaio fino al 9 aprile 2023, è aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 09.30 alle ore 19.30 e sabato, domenica e festivi dalle ore 09.30 alle ore 20.30.