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Restare a Napoli, puntando sull’innovazione: l’esperienza di No Code Service

Scritto da Roberto Calise Il . Inserito in Napoli IN & OUT

2014.07.11 - No Code

E’ ancora possibile fare impresa a Napoli? In particolare, è possibile fare impresa puntando sui servizi internet, l’informatica e le nuove tecnologie? E infine, è possibile fare impresa puntando sul web avendo meno di trent’anni?

A questi tre punti, risponde l’esperienza di Dario D’Acierno e Francesco Di Carlo, rispettivamente classe 1989 e 1985, che, affiancati dal più saggio Gianluca Sampagnaro (classe 1974), sono i tre fondatori della No Code Service. In un Meridione falcidiato dalla disoccupazione (salita al 19,7% nel 2013) e dalla desertificazione produttiva (60.000 aziende chiuse fra il 2008 e il 2013), Dario, Francesco e Gianluca, tutti e tre con esperienze lavorative simili alle spalle nel campo dell’informatica e del supporto tecnologico, hanno deciso di lanciarsi in una follia: investire creando qualcosa di proprio, puntando, come se non bastasse, sull’immateriale, ossia l’assistenza tecnica e consulenza alle aziende, per “rendere la tecnologia uno strumento semplice e scalabile, personalizzato ed adattabile ad ogni esigenza”, così come si legge sul loro sito (www.nocodeservice.it).

E’ palese come la scommessa, prima ancora che economica, sia culturale: dimostrare che computer, tablet e smartphone non rappresentino solo oggetti di moda o destinati allo svago, ma siano gli strumenti di lavoro del XXI secolo. Ai più giovani, ciò può apparire scontato. Tuttavia, giova ricordare come il 64% della popolazione italiana abbia scarsa o nessuna conoscenza informatica (fonte: ALSI, Associazione Laureati in Informatica). Da ciò deriva una concezione e gestione del lavoro, tanto nel privato quanto (e soprattutto) nella pubblica amministrazione, il più delle volte anti-storica, con grave spreco d’energie e tempo, soprattutto al Sud Italia.

L’obiettivo di No Code Service è dunque accompagnare aziende e singoli professionisti in quel processo che possiamo definire d’aggiornamento tecnologico in linea coi tempi. Un’offerta rivolta in particolare al mondo dei giuristi: infatti, in poco tempo No Code Service è diventata concessionaria di EasyLex, l’applicativo per gli studi legali sviluppato dalla sezione software de Il Sole 24 Ore. Uno strumento necessario in vista della sempre maggiore sburocratizzazione e digitalizzazione delle trafile legali, soprattutto in una regione che conta ben 38.072 avvocati iscritti all’albo (uno ogni 6 abitanti – dati Albo Nazionale degli Avvocati). Tuttavia, in un mercato frammentato come quello dell’assistenza tecnica, è necessario puntare non solo sulla qualità, ma anche sull’inventiva. Una caratteristica indispensabile in un mercato difficile come quello napoletano, e che a questa giovane società certamente non manca, come ci racconta Dario D’Acierno, responsabile della gestione dell’area web e delle relazioni con i clienti.

Dario, 25 anni, ma già tanta esperienza: dal retail Apple, ad un’azienda di servizi gestita con due soci, Francesco Di Carlo (ingegnere elettronico responsabile dell’area tecnica e dell’assistenza remota) e Gianluca Sampagnaro (responsabile del B2B per l’applicativo EasyLex). Far nascere qualcosa di proprio a Napoli è ancora possibile?

Si, è possibile e lo è sempre stato. Le difficoltà sono in primo luogo trovare il coraggio, e anche un po’ l’incoscienza, per investire e realizzare qualcosa di tuo. Tuttavia, siamo sempre stati dell’idea che fallisce in primis chi non prova.

Qual è la novità rappresentata da No Code Service e cosa vi riservate di offrire di “unico” al territorio napoletano?

Avendo tutti e tre esperienze lavorative pregresse, e osservando così il mercato locale con occhi più “tecnici”, ci siamo resi conto che mancava un vero e proprio servizio d’assistenza pre e post vendita e di manutenzione che riguardasse tutta quella fetta di professionisti che sono passati, e stanno passando sempre di più, ad Apple. Non solo: ci siamo resi conto di quanto sia ricercata e importante una figura che sia in grado di fornire assistenza a 360° sull’implementazione tecnologica, qualcosa di più di un semplice tecnico, ma una sorta di “digital coach”. Per tale ragione, è stato importante anche diversificare le modalità attraverso le quali la nostra assistenza può essere erogata. Abbiamo perciò inventato dei pacchetti assistenza, con una formula simile a quella delle Smart Box: ti rechi in un negozio, e compri un tot del nostro tempo con determinate caratteristiche aggiuntive a seconda del prezzo. Così, qualcosa che è visto come etereo (il supporto su sistemi informatici), diventa immediatamente più concreto. In più, attraverso un’apposita piattaforma, proponiamo assistenza remota, anche non su Napoli; il tutto pagabile comodamente online attraverso PayPal.

Internet è oggi indispensabile per farsi conoscere, ma nella giungla dei siti serve anche un’ottima idea per catturare l’attenzione. Il vostro nuovo portale colpisce soprattutto per il design moderno e accattivante. Cosa vi ha portato a puntare su quest’aspetto e perché?

Internet è sicuramente indispensabile, ma ormai è palese come sia consultato e diffuso su una miriade di dispositivi (smartphone, tablet). L’esigenza era quindi di creare un sito navigabile con schermi di ogni dimensione, a prescindere dal medium, per avere un’esperienza d’uso semplice, immediata e completa, da tutti i punti di vista, anche per quanto concerne la trasparenza sui costi. Infatti, abbiamo scelto di pubblicare il nostro listino prezzi su internet poiché crediamo sia fondamentale “educare” il cliente alle nuove professioni. Parimenti, sul nostro sito vi è una sezione attraverso la quale si può verificare il monte ore-lavoro eseguito sui vari contratti sottoscritti, con una dettagliata cronologia degli interventi effettuati. Anche così si comunica professionalità dal primo momento, che era poi l’obiettivo primario nella realizzazione del sito.

No Code Service è certamente una scommessa. Cosa vi ha spinto a puntare sul restare piuttosto che sul partire?

La voglia di comunicare che Napoli non sia solo approssimazione, o che sia caratterizzata esclusivamente dalle eccellenze che riguardano le aree sartoriali, culinarie, paesaggistiche. La nostra volontà è di offrire un servizio d’assistenza al pari di altre realtà italiane, senza partire sconfitti in partenza, e lottando anche contro quella sorta di “digital divide” che caratterizza l’Italia da Roma in giù.

In chiusura, un appello. Cosa ti senti di dire ai tuoi tanti coetanei, divisi fra il partire ed il restare?

Probabilmente una soluzione netta non esiste. Sicuramente, aiuta il mettersi alla prova, cercare di colmare il gap fra l’educazione teorica ed il rompersi la testa a livello pratico. In questo, l’Italia, e il Meridione in particolare, è molto indietro. Una volta ricevuta una buona base teorica a scuola o all’università, si è totalmente impreparati ad affrontare il mondo del lavoro. E allora, devi fare da te. Personalmente, pur essendo No Code Service una piccola azienda, ho imparato tante cose di cui non avevo cognizione: il confrontarsi con l’amministrazione quotidiana, lo sviluppo del business, calcolare i margini d’investimento per far crescere la struttura, per non parlare poi del percorso di guerra burocratico e fiscale che ogni neo-imprenditore deve affrontare. Tutte realtà molto lontane dalla teoria, e che nessuno ti spiega da dietro una cattedra. Comunque, una cosa è certa: il web è una grande risorsa, e se si è bravi nello studiare i movimenti dei colossi e le loro strategie di posizionamento, le opportunità sono davvero notevoli.

 

No Code Service

Via Basile 3 (piazza Bovio)