Napoli: da Comune e Regione una brutta nuova e un segnale di speranza
I cittadini ascoltano in questi giorni una brutta notizia ma percepiscono pure un segnale di speranza, che entrambi provengono dalle istituzioni locali.
I nostri editoriali a commento degli avvenimenti più rilevanti della settimana politica
I cittadini ascoltano in questi giorni una brutta notizia ma percepiscono pure un segnale di speranza, che entrambi provengono dalle istituzioni locali.
Siamo cascati di nuovo nell'emergenza rifiuti della città di Napoli. Per le strade la giunta De Magistris accoglie i turisti con cumuli d'immondizia maleodorante traboccanti dai bidoni della spazzatura o distribuiti per terra.
La chiacchiera, la bugia e l'inganno hanno invaso la comunicazione di massa. Le finte notizie dilagano sui cosiddetti social, sui siti internet che raccolgono le opinioni più bizzarre mescolate con messaggi diffamatori.
Dopo le recenti elezioni politiche sono cominciate a Napoli piccole manovre, esibizioni di candidati locali, tattiche di posizionamento in vista di prossime nuove scadenze elettorali (per il Parlamento europeo nel 2019, per la Regione Campania nel 2020, per il Comune di Napoli nel 2021), senza trascurare l'eventualità che gli italiani tornino a votate per il Parlamento nazionale prima della fine naturale della legislatura che si è appena aperta questo marzo 2018.
Ha mangiato pane e sezioni. Ex segretario del partito comunista partenopeo, deputato degli ex Ds e già professore di Filosofia morale all’Università Federico II di Napoli, Berardo Impegno, classe 1945, nei circoli è cresciuto e ne ha visti di scontri nelle riunioni di partito.
Tecnicamente il Comune di Napoli non è stato dichiarato in dissesto grazie alla boccata di ossigeno che ha ricevuto dal governo uscente presieduto da Gentiloni, grazie cioè al trasferimento a carico dello Stato di un debito tra i tanti che il Comune dovrebbe pagare. Non è in dissesto ma è come se lo fosse, anzi è un'istituzione che si sta contraendo lentamente, perde di giorno in giorno le funzioni che dovrebbero servire ai cittadini.
Se volessimo dire in sintesi qual è il segnale più vistoso del disastro elettorale del Partito Democratico nel Mezzogiorno, diremmo semplicemente: la bocciatura alle urne del ministro Claudio De Vincenti. La bocciatura era prevedibile data la bizzarra presentazione di De Vincenti, voluta da Renzi e dai suoi collaboratori, nel collegio di Sassuolo dove, come candidato alla Camera dei deputati, De Vincenti alle elezioni si è collocato al terzo posto, superato da una esponente della Lega e da un candidato del Movimento 5 Stelle.
Accadde anni fa. Incontravo spesso per strada una ragazza del vicinato. Ventina, simpatica, piccoletta e bruna. La guardavo ma non la vedevo. Poi un giorno la incontrai per caso al mercatino rionale. Stavamo insieme davanti alla bancarella del fruttivendolo o “parulano” che dir si voglia. Le cedetti la precedenza: “Prego signorina si accomodi pure”. Lei ricambiò con un sorriso della sua bocca rossa con una corona di denti bianchissimi e regolari.
La campagna elettorale che si sta chiudendo, è stata una cartina al tornasole per provare la solidità e il realismo dei programmi esposti dai leader dei tre schieramenti in campo (il centrodestra capeggiato da Berlusconi, il Movimento 5 Stelle capeggiato da Di Maio e il centrosinistra con a capo Renzi).
Deludente è stata finora la campagna elettorale, specie nel Mezzogiorno e rischia di esserlo ancora fino alla fine. Un argomento cruciale che avrebbe potuto attrarre l'attenzione dei giovani al confronto tra i candidati dei diversi partiti in lizza, sarebbe stato discutere a quali condizioni e in che forma i giovani potrebbero trovare un impiego nel territorio meridionale avviando nuove imprese grazie al sostegno dello Stato.
Avvicinandosi il giorno delle elezioni partiti e movimenti politici diffondono i loro messaggi per catturare consensi e voti. Si va dal programma elettorale meditato e rispettoso dell'intelligenza dei cittadini (è il caso del Partito democratico) alla propaganda rissosa e scomposta della destra di Salvini e Meloni (i cosiddetti sovranisti che intendono restaurare la sovranità nazionale, chiudere le nostre frontiere all'immigrazione e abbandonare l'Europa e la moneta unica), alla luna nel pozzo che è il reddito di cittadinanza decantato dal Movimento Cinque stelle.
Il tanto dibattuto tema dei vaccini e la neo introdotta obbligatorietà degli stessi, trova oggi spazio su Qdn attraverso l’intervista al Dott. Antonio D’Avino, pediatra e segretario provinciale di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).
Come votare, per quale partito o raggruppamento, chi gode di maggiore reputazione e perciò offre migliori garanzie agli elettori orientati a sinistra? In particolare, chi potrebbe dare un impulso vigoroso e continuo all'economia del Mezzogiorno?
La Legge di Bilancio, approvata in questi giorni in via definitiva al Senato, prevede una svolta epocale per i professionisti della Ricerca Scientifica che operano negli IRCCS pubblici e negli istituti zooprofilattici (IZS): i ricercatori ed il personale di supporto alla ricerca entreranno a far parte di una apposita sezione del contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto Sanità.
L’area metropolitana ha il gravissimo problema delle eco balle fra Giugliano e Taverna del Re, frutto di scelte scellerate della giunta Caldoro e di una legge demenziale sullo smaltimento dei rifiuti: la provincializzazione dei rifiuti. In base ad essa ogni provincia deve smaltire i suoi rifiuti nel suo territorio.