Rousseau e il referendum
Bisogna prendere molto sul serio l’adesione dei 5 stelle alle teorie di Jean Jacques Rousseau ed alla loro perversa torsione referendaria.
I nostri editoriali a commento degli avvenimenti più rilevanti della settimana politica
Bisogna prendere molto sul serio l’adesione dei 5 stelle alle teorie di Jean Jacques Rousseau ed alla loro perversa torsione referendaria.
Recessione tecnica, recessione economica, crisi economica. Troppe definizioni e poche decisioni, quando, invece, in Italia necessiterebbe un programma concreto di rilancio dell'economia, fatto d'investimenti, di lavori pubblici, d'incentivi per la modernizzazione e l'occupazione.
Questo voto in Abbruzzo sicuramente conferma alcune tendenze di fondo importanti che non sono tutte negative. Il centro-destra torna a fare il suo mestiere con Matteo Salvini e vince in modo convincente sia il primato come partito della Lega che come coalizione.
Qualche giorno fa abbiamo ricordato le vittime dell’Olocausto, brutalmente uccise nei campi di sterminio nazi fascisti, scoperti dagli Alleati il 27 gennaio del 1945; come ricordare meglio una simile tragedia se non attraverso l’emulazione?!
Fino a un po’ di tempo fa, parlare di fascisti era visto come qualcosa di vecchio e di passato, anacronistico insomma. Ti veniva detto che non esistono più i fascisti e i comunisti, la destra e la sinistra, e che il mondo si stava aprendo ai movimenti trasversalisti che non sono altro che cal-deroni, dentro ci sta un po’ tutto, umani di destra e di sinistra. Eppure, dopo questo governo, anche il trasversalismo finirà, 5stelle docet.
“Non ci sono solo dei farabutti al governo. Bisogna essere obiettivi. Ci sono anche degli incompetenti”, diceva in una frase il celebre sceneggiatore francese GuyBedos.
Riuscirà il ministro Di Maio a spendere almeno un euro degli oltre 7 miliardi stanziati quest'anno per il reddito di cittadinanza? E a spendere invece tutti i quattrini disponibili distribuendoli soltanto ai cittadini italiani esclusi gli stranieri? Ci riuscirà prima delle elezioni europee previste per fine maggio? Oppure sarà costretto a rinviare la spesa di più della metà dei 7,100 miliardi disponibili correndo il rischio di non rimanere alla guida del ministero del lavoro nel caso di una crisi di governo?
Il decreto per il taglio delle pensioni d’oro eleva la soglia minima da 80mila a 90mila euro lordi annui. I soggetti interessati sono 59163 su 16 milioni di posizioni pensionistiche (0,37% del totale). Esse sono così distribuite: 65,6% al Nord, 28,5 % al Centro e 4,9 % al Sud.
Benedetta la pioggia che in questi giorni è caduta in abbondanza a Napoli. Ha contribuito a migliorare la pulizia delle nostre strade facendo naturalmente molto di più di quanto sia in grado di fare l'assessore Raffaele Del Giudice, responsabile dell'igiene cittadina.
BI: Parto da un’affermazione radicale di cui mi prendo io la responsabilità: è da molto tempo, da decenni, che Napoli soffre della mancanza di un rapporto fra progetto e amministrazione. Non vorrei forzare il tuo pensiero, ma mi sembra che questa mia opinione è analoga a quella che tu sostieni nel libro pubblicato di recente da Guida Editori e che si intitola: “Napoli. Cronaca di un’implosione annunciata”.
Il governo Conte-Di Maio-Salvini ha scosso l'economia del Mezzogiorno una volta con un colpo al cerchio e l'altra volta con un colpo alla botte. Una volta ha promesso di avviare il reddito e la pensione di cittadinanza che interessano prevalentemente i cittadini residenti al Sud d'Italia. Un'altra volta ha provocato l'aumento dello spread, cioè la differenza di rendimento tra i titoli emessi dallo Stato italiano e i titoli della Germania.
Il Partito Democratico attraversa un brutto momento. Non ha un gruppo dirigente coeso. Non ha in prospettiva una nuova direzione. C'è un solo dirigente che si candida esplicitamente ad essere eletto segretario del PD (Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio).
Un Paese orgoglioso della sua dignità la difende in ogni istante. Un Paese consapevole della sua storia, della sua importanza, non accetta offese che ledono la sua dignità.
Il ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, ha dichiarato in questi giorni: "Luigi Di Maio sta conducendo questa squadra col piglio e la determinazione che poche persone nella storia d'Italia hanno dimostrato”. E poi ha aggiunto: "Se passa sul mainstream che il Movimento 5 stelle, una forza politica composta da cittadini che entrano nelle istituzioni e si fanno Stato, sta facendo tutto quello che in vent'anni i professionisti della politica non sono riusciti neanche ad abbozzare, è finita per tutti".