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A gamba tesa

I nostri editoriali a commento degli avvenimenti più rilevanti della settimana politica

Caldoro, De Magistris e Bassolino: tre uomini in barca

Scritto da Andrea Pomella Il . Inserito in A gamba tesa

Nel suo editoriale domenicale, Paolo Macry per descrivere la condizione di tre leader della scena politica campana, Caldoro de Magistris e il redivivo Bassolino, usa una metafora letteraria: tre uomini in barca, come quelli del romanzo umoristico di Jerome K. Jerome, che invece di navigare nelle tranquille acque del Tamigi sembrano dirigersi verso un mare di guai. A ben vedere Bassolino il  mare di guai  già l’ha attraversato e la sua stagione politica sembra averla già vissuta, ma è accomunato agli altri due dalla stessa idea che dà di se stesso.

Cercola. Perchè abbiamo perso.

Scritto da Gruppo Democratico – PD Cercola Il . Inserito in A gamba tesa

Il 10 Giugno 2013 a Cercola, così come in altri 89 comuni campani, si è conclusa l'esperienza delle elezioni amministrative.
Qui, come in altri comuni vesuviani, abbiamo assistito ad una lotta "fratricida" tra due sinistre. Da un lato, la "coalizione dei Progressisti" (Centro Democratico, Movimento Democratico, Verdi, PSI, SEL), dall'altro il PD (PD, Cercola Città Solidale - Grillo Sindaco).
La lotta si è conclusa con la sconfitta del PD e la vittoria dei Progressisti (3745 a 3073).
L'analisi della nostra sconfitta, deve partire dalla coraggiosa scelta effettuata a priori dal segretario Cacciola e dal candidato sindaco Grillo.

A Castellammare e' nato il Partito Democratico

Scritto da Nicola Corrado Il . Inserito in A gamba tesa

Il 10 giugno Nicola Cuomo e' stato eletto Sindaco della citta' delle acque, dopo tre anni di opposizione il centrosinistra ritorna al governo ma a differenza del passato per la prima volta il Partito Democratico esprime il primo cittadino.

Questo a mio avviso e' il dato piu' significativo della tornata elettorale amministrativa: il PD dopo anni di divisioni, di lacerazioni dolorose ha costruito le ragioni di una profonda e vera unita' ponendosi come il principale protagonista del passaggio al futuro dell'antica Stabiae.

Il curioso caso del PD di Portici.

Scritto da Antonio Bibiano Il . Inserito in A gamba tesa

Ebbene sì. A valle di una tanto banale e sintetica, quanto immediata ed incontrovertibile analisi del voto delle elezioni amministrative porticesi, appare quasi inevitabile il richiamo al film di David Fincher.
La quasi totalità del nuovo Consiglio comunale (23/24!) risulta rappresentativa di forze dichiaratamente di centrosinistra. Con l’ eccezione dell’ unico seggio conquistato dal centrodestra. Mentre il Movimento 5 Stelle, tradendo le aspettative della vigilia, è rimasto addirittura escluso dalla ripartizione dei seggi.
Dato esaltante? Non per il PD, paradossalmente…

Il caso Afragola

Scritto da Domenico Tuccillo Il . Inserito in A gamba tesa


Si può pensare di vincere al ballottaggio se al primo turno hai riportato il 36% e il tuo competitore, che ha riportato il 41,5%, si è alleato, al secondo turno, con il terzo candidato che ha riportato circa il 20%? Sì, si può! Non c'è nemmeno troppo da trasecolare: specie se al primo turno i voti da te riportati superano quelli delle tue liste, mentre l'avversario ne ha raccolti un numero inferiore a quello delle sue.

Perché ad Ottaviano si è perso le elezioni

Scritto da Angela Pascale Il . Inserito in A gamba tesa

Raccontare del perché ad Ottaviano la compagine uscente abbia perso le elezioni non è semplice. Probabilmente non è semplice farlo “su carta” e cercando di tenersi in una quantità di battute accettabili. Eppure, poiché mi è stato chiesto, tenterò di farlo nella maniera quanto più oggettiva possibile. Il centrosinistra è riuscito a mantenere il governo di Ottaviano negli ultimi dieci anni, prima una breve parentesi con Michele Saviano, esponente di rifondazione comunista ma dimessosi dopo un annetto circa, e poi almeno otto con Mario Iervolino, ai tempi della prima elezione esponente dell’Udeur e poi passato nelle fila del PD.

Melito, terra di faide e brava gente

Scritto da Marina Mastropasqua Il . Inserito in A gamba tesa

La periferia a Nord di Napoli è oggi tristemente nota per essere diventata territorio di faide e di traffici illegali. In questo contesto anche le amministrazioni locali devono fare i conti con interessi ed economie che non accettano ingerenze da parte delle Istituzioni.
E’ questo il quadro nel quale l’Amministrazione di cui ho fatto parte dal giugno del 2011 a febbraio del 2013 ha tentato di lavorare, con l’aggravante di una maggioranza risicatissima (il Sindaco era stato eletto senza avere la maggioranza in consiglio) che ha costituito una spada di Damocle sulle teste di noi tutti per l’intera durata dell’amministrazione.

Il Centrosinistra resiste a disaffezione ed astensione

Scritto da Francesca Scarpato Il . Inserito in A gamba tesa

Le elezioni amministrative seguono nella sostanza l'andamento generale del paese e quindi il Partito Democratico ed il centro-sinistra in generale possono ritenersi soddisfatti dei risultati ottenuti.
E di quelli dei ballottaggi ancor di più di quelli del primo turno!
Città come Castellammare, Afragola, Qualiano e Boscoreale tornano ad essere territori “rossi” (per dirla con le parole di qualcuno).
Anche se non si può non ammettere che altrettante importanti realtà vengano riprese dal centro-destra, portando così qualche spessa ombra sulle molti luci della vittoria.

Quale cultura politica per il PD?

Scritto da Paolo Donadio Il . Inserito in A gamba tesa

In politica, le fusioni a freddo di sicuro non favoriscono processi di aggregazione sociale o di individuazione di interessi. Processi caldi, verrebbe da dire. Accostare due tradizioni, la comunista e la cattolica, e pensare che possano trovare una sintesi culturale che ha per nome Partito Democratico in nome del “bisogno di fare un’Italia nuova” (dal primo paragrafo del Manifesto dei Valori del Partito Democratico) pare abbastanza ingenuo. I partiti possono calare dall’alto e fare a meno di una cultura politica solo in presenza di un Signore – nel senso feudale del termine – il cui potere economico è tale da potersi radicare sul territorio nel giro di pochi anni (anzi, in questi casi l’immissione di una cultura politica in un tessuto deliberatamente acefalo provoca più danni che benefici, come ha dimostrato il matrimonio con Alleanza Nazionale).

Il decisionismo vuoto di De Magistris

Scritto da Andrea Pomella Il . Inserito in A gamba tesa


Si risolve  in un revival delle più vecchie pratiche della prima repubblica la rivoluzione di Luigi de Magistris. Un rimpasto per dare nuovo slancio alla giunta, ma che in realtà è semplicemente una manovra per cercare sponde politiche con le quali puntellare una situazione traballante altrimenti destinata a precipitare. Mentre rivendica, in puro stile berlusconiano, la centralità della sua figura nel gioco politico cittadino, “La rivoluzione  è stata eleggere il sindaco, non gli assessori”,  il sindaco, trasformisticamente cambia rotta, mette in soffitta i proclami bellicosi contro i partiti e si dichiara addirittura pronto a interloquire  con il governo Letta.

Il PD e i giovani e i giovani per il PD

Scritto da Francesca Scarpato Il . Inserito in A gamba tesa

Qualche giorno fa, sul Corriere della sera, Antonio Polito commentava i risultati di una ricerca fatta sui flussi elettorali, relativi alle recenti elezioni, dall’istituto Cattaneo di Bologna, nella quale si evinceva che solo il 7% dei voti espressi dai giovani italiani (fra i 18 e i 26 anni), sono andati al Partito Democratico.

Quel 7 mi è ronzato per la testa, per giorni e giorni, perché in realtà esso non è altro che l’emblema di quanto si sia ormai gravemente incrinato il rapporto fra il Partito Democratico e i giovani.

Tornare alle origini

Scritto da Francesco Dinacci Il . Inserito in A gamba tesa

L’Assemblea Nazionale del Partito Democratico, seppure in un’aria stanca e demotivata, ha messo un punto importante nella fase più difficile della storia del partito, eleggendo Guglielmo Epifani nuovo Segretario Nazionale, dopo le dimissioni di Bersani.
Si è trattato di una scelta largamente condivisa tra i delegati presenti all’Assemblea, sulla base di una comune valutazione politica che Epifani saprà essere una figura di garanzia per tutti i democratici fino alla convocazione del prossimo Congresso nazionale. Da qui, diffusamente, se ne parla come un “traghettatore”, perché poi ad ottobre le primarie ( si spera aperte) dovranno scegliere il nuovo Segretario.
Ma forse sono almeno due gli aspetti problematici più interessanti che, in questo momento, vale la pena sottolineare.
Il primo riguarda le modalità con cui si è arrivati a scegliere questo percorso attuale di direzione politica per il PD. Chi ha visto o letto di riunioni continue di cabinetti, cabine di regia, o luoghi ristretti può facilmente intuire che è in atto una scomposizione reale della larga maggioranza che ha retto Bersani fino al 24 febbraio, in seguito ad una confusa linea politica che ha portato il partito a sbattere sia nel passaggio per l’elezione del Presidente della Repubblica (salvo poi la generosità della scelta di Napolitano), sia per la formazione del nuovo Governo.

"Non entreremo nella squadra, l'eurodeputato non può decidere"

Scritto da Adolfo Pappalardo Il . Inserito in A gamba tesa

«La città è allo stremo», continua a ripetere Leonardo Impegno, deputato pd ed ex presidente del consiglio comunale nella seconda giunta Iervolino. «Ma il Pd - chiarisce subito -non entrerà in questa giunta guidata da de Magistris>>.
Allora siete decisi Nessun ingresso nella squadra!
«Il Pd ha deciso di stare all'op­ posizione perché è utile e giusto
per la città. Ed è stato deciso all'unanimità dalla sua assemblea che ha chiesto un'opposizione propositiva e non ideologica. De Magistris ne prenda atto con rispetto. Alimentare i retroscena, i si dice, e l'aggiramento dei corretti rapporti politici provocano soltanto irritazione. E così diventa difficile persino il semplice dialogo>>.

Caro Direttore

Scritto da Gino Cimmino Il . Inserito in A gamba tesa

Caro Direttore
Il partito democratico apprezza il lavoro che quotidianamente il suo giornale svolge per informare l’opinione pubblica sugli accadimenti che riguardano la vita del nostro Paese ed in particolare della nostra città.
Non si può, però, non rilevare che in qualche occasione , come accade oggi con l’articolo a firma di Luigi Roano “ rimpasto: il PD apre al Sindaco “, che l’opinione delcronista supera di gran lunga la realtà.
Nel senso che l’accorata preoccupazione di Roano per le sorti della nostra città fa sì che egli , in luogo di informazioni puntuali sul reale stato dei rapporti politici tra il sindaco ,la maggioranza che lo sostiene e il PD, riferisca di incontri che il segretario provinciale Cimmino avrebbe avuto di recente con il primo cittadino ma che in realtà non ci sono mai stati.

La crescita passa per il Mezzogiorno

Scritto da Salvatore Capasso Il . Inserito in A gamba tesa

I problemi dell’Italia sono attribuibili alla mancata crescita. Sembra una verità banale, eppure è l’unico modo per descrivere in pochi caratteri quello che sta accadendo al nostro Paese. La crisi finanziaria che ha causato la recessione nelle economie più mature, e di riflesso ha rallentato la crescita nelle economie emergenti, è qualcosa di diverso dalla stagnazione che l’economia italiana vive da due decenni. Questo l’hanno capito in pochi, visto che in molti si accaniscono a trovare una corrispondenza e una soluzione alle questioni più pressanti dall’analisi della crisi internazionale. Negli ultimi vent’anni il tasso di crescita del reddito pro capite degli italiani (l’indicatore che misura la nostra ricchezza) è stato tra i più bassi al mondo.