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A gamba tesa

I nostri editoriali a commento degli avvenimenti più rilevanti della settimana politica

Messaggio e giuramento davanti alle Camere del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Scritto da Giorgio Napolitano Il . Inserito in A gamba tesa

Aula della Camera dei Deputati, 22/04/2013
Signora Presidente, onorevoli deputati, onorevoli senatori, signori delegati delle Regioni,
lasciatemi innanzitutto esprimere - insieme con un omaggio che in me viene da molto lontano alle istituzioni che voi rappresentate - la gratitudine che vi debbo per avermi con così largo suffragio eletto Presidente della Repubblica. E' un segno di rinnovata fiducia che raccolgo comprendendone il senso, anche se sottopone a seria prova le mie forze : e apprezzo in modo particolare che mi sia venuto da tante e tanti nuovi eletti in Parlamento, che appartengono a una generazione così distante, e non solo anagraficamente, dalla mia.

So che in tutto ciò si è riflesso qualcosa che mi tocca ancora più profondamente : e cioè la fiducia e l'affetto che ho visto in questi anni crescere verso di me e verso l'istituzione che rappresentavo tra grandi masse di cittadini, di italiani - uomini e donne di ogni età e di ogni regione - a cominciare da quanti ho incontrato nelle strade, nelle piazze, nei più diversi ambiti sociali e culturali, per rivivere insieme il farsi della nostra unità nazionale.

Come voi tutti sapete, non prevedevo di tornare in quest'aula per pronunciare un nuovo giuramento e messaggio da Presidente della Repubblica.

Il PD all’opposizione!

Scritto da Francesca Scarpato Il . Inserito in A gamba tesa

Si dice che “chi è in buona fede, farà autocritica”…eppure sembra che il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, proprio non riesca a trovarsi una pecca. La situazione nel centro città nonché in periferia (di cui si continua a parlare poco e niente) si aggrava ogni giorno di più e al di là di ciò che è visibile, si può tranquillamente affermare che ciò che sta veramente crollando, è l’intero sistema politico, programmatico e culturale (semmai poi vi sia veramente mai stato) del primo cittadino che però, a dire sua, continua a non avere responsabilità.
All’indomani della protesta organizzata, innanzi palazzo San Giacomo, dai commercianti napoletani , e non solo, in un’intervista rilasciata al “Mattino” a cura di Luigi Roano, dichiarerà: “Siamo in guerra ed essere persone per bene e grandi lavoratori non basta più, ho bisogno di gente che abbia un raccordo profondo con la città”. L’espressione da me riportata è emblematica, in quanto non vi è alcuna presa di coscienza da parte del sindaco che continua a credersi nel giusto e a ridurre la questione ad una mera riorganizzazione della sua giunta, che vede ora costretto a dover cambiare, non con altrettante “persone per bene o gran lavoratori” ma con chi ha un “raccordo profondo con la città”…come se poi le due cose si escludessero a vicenda!

Questo regionalismo ha indebolito il Sud

Scritto da Isaia Sales Il . Inserito in A gamba tesa

La Lega ha conquistato con dei suoi rappresentanti la presidenza delle Regioni Veneto e Piemonte nel 2010 e a febbraio 2013 la Lombardia con il suo segretario Roberto Maroni. Appena eletto Maroni ha rilanciato l’dea di dar vita ad una macroregione del Nord d’Italia. Dopo essere stata prima secessionista, poi federalista, la Lega ci riprova a mettere un cuneo nell’Unità d’Italia. A maggior ragione oggi che guida contemporaneamente le tre regioni economicamente più importanti del Nord e le più popolate. La mia impressione è sempre la stessa: la Lega chiede solo più potere e più risorse per i territori dove è più forte e votata, e di volta in volta inventa una proposta per garantirsi questi risultati. Non le importa molto dello strumento, le basta spostare l’asse della nazione verso il settentrione. E nel corso dell’ultimo ventennio c’è riuscita: mai il Nord ha contato tanto nella politica italiana, mai il Sud è stato così ininfluente. La proposta della macroregione del Nord è indubbio che sia ancora più singolare rispetto alle altre proposte, perché nella storia dell’Italia pre-unitaria se è mai esistita una macroregione questa era il regno delle Due Sicilie.

Non è più tempo di incertezza

Scritto da Salvatore Capasso Il . Inserito in A gamba tesa

E’ tempo di iniziare a costruire un futuro solido, l’Italia ha bisogno di un Governo. Ne hanno bisogno le famiglie schiacciate da condizioni reddituali sempre meno sostenibili; le imprese in bilico tra la mera sopravvivenza e l’impossibilità di progettare il proprio sviluppo; ne ha bisogno il Paese da almeno due decenni ingessato in una penosa condizione di mancata crescita. L’assenza di governo, di un Governo, genera incertezza e instabilità e questo ha conseguenze negative non solo sui mercati finanziari, ma anche e soprattutto sulle prospettive di sviluppo e crescita. Perché l’incertezza pesi fortemente sui mercati finanziari è facile da capire.

Bagnoli a 20 anni dalla chiusura della fabbrica

Scritto da Fabio Di Nunno Il . Inserito in A gamba tesa

Bagnoli vive sospesa tra un passato che non è più, un presente che non è ancora ed un futuro che, forse, non sarà mai. Questa è la sensazione che pervade gli abitanti del quartiere, ma questo è anche ciò che trasmette una passeggiata nell’area dismessa del vecchio stabilimento ILVA - Italsider. Quando si percorre l’immensa area ci si sente un puntino in un deserto. Sono trascorsi ormai 20 anni dalla chiusura degli stabilimenti che vertevano sull’area: la bonifica non è ancora terminata e, secondo alcuni docenti universitari, essa sarebbe stata fatta a fini di riutilizzo industriale e non abitativo. Alcune realizzazioni sono state compiute: il turtle point, per la cura delle tartarughe marine, Porta del Parco - Bagnoli Hub, struttura ricettiva con centro congressi e centro benessere (la cui apertura però viene rimandata di mese in mese), il pontile (passeggiata a mare più lunga d’Europa).

Il PD campano a congresso

Scritto da Berardo Impegno Il . Inserito in A gamba tesa

Il PD ha deciso di andare a congresso prima dell’estate. Bene. Questo è il primo inequivoco segnale di cambiamento che viene dopo la bruciante sconfitta elettorale.
Ciò vuol dire avere una consapevolezza acquisita che bisogna cambiare in profondità e che bisogna farlo presto.
Sul risultato precipitano errori di tempi diversi, ma tutti concorrenti. Quelli del periodo della campagna elettorale, la cui responsabilità è principalmente nazionale, ma anche locale per la composizione delle liste; quelli degli ultimi quattro anni con la direzione di Amendola ; quelli del quasi ventennio di Bassolino.
Capire come stanno le cose vuol dire chiamare tutti ad una ricerca collettiva ,senza semplificazioni inconcludenti e senza eccessive personalizzazioni. Tutto è in discussione ed è bene che sia così.

Quando Majakovskij aveva ragione

Scritto da Francesca Scarpato Il . Inserito in A gamba tesa

E’ufficiale: siamo il paese dei grandi strateghi col senno del poi.
“Ma io l’avevo detto che se…”

Credo sia questa la frase che più frequentemente sento e leggo, in giro, da quel catastrofico 25 Febbraio (soprattutto ad opera dei componenti del mio centro-sinistra) e ogni volta non posso fare a meno di pensare che quando la smetteremo di prendere le distanze dai nostri errori e inizieremo a reagire come il Paese merita, sarà sempre troppo tardi.
Il tempo delle riflessioni filosofiche è finito e quando ieri, camminando per le strade della mia cittadina, per recarmi all’ennesima riunione di analisi post-voto, mi è capitato di imbattermi in un gazebo del Movimento 5 Stelle, nuovamente a contatto con la gente nonostante il già straordinario risultato conseguito, ho pensato: E noi?

Prima i numeri, poi i commenti

Scritto da Paolo Donadio Il . Inserito in A gamba tesa

Prima di sparare addosso a Bersani e a qualche altro stratega del PD, proviamo a vedere i risultati, i dati, e a fornire una seppur minima comparazione con il 2008. Ovviamente al netto di una legge elettorale indegna, sui cui i partiti, e in particolare i due grandi partiti del centro-destra e del centro-sinistra, hanno marciato comodi pur affermando pubblicamente il contrario. Non è il caso, qui, di tornare a parlare del Porcellum: i partiti sapevano, e chi dice, a posteriori, che questa legge elettorale ha falsato la consultazione si dà istantaneamente dell’imbecille.

Il ‘fenomeno’ Grillo era tale solo per chi non segue la politica. Si sapeva bene di una forte affermazione del Movimento 5 Stelle, ma non in queste proporzioni. Primo partito alla Camera con il 25,5% e tante regioni conquistate – primo partito in Sicilia, per dirne una, che non è proprio uno scherzo.

Impegno: Candidati imposti da Roma, leadership poco autorevole.

Scritto da Antonio Vastarelli Il . Inserito in A gamba tesa

Il partito in Campania non ha avuto l’autorevolezza e la forza di contrastare le candidature imposte da Roma. E’ questa, secondo il neodeputato Leonardo Impegno, una delle ragioni del flop del Pd nella regione dovuto anche, come nel resto d’Italia, all’incapacità della dirigenza nazionale di farsi percepire come una forza di innovazione.

-Impegno, lei entra in Parlamento grazie al premio di maggioranza, che alla Camera è attribuito su base nazionale, ma in Campania il centrosinistra ha perso nettamente le elezioni. Come se lo spiega?

Il “Final countdown”. 3 ragioni per votare PD

Scritto da Valerio Di Pietro Il . Inserito in A gamba tesa

Finalmente siamo alla resa dei conti. Probabilmente questa è stata una delle più lunghe ed intense campagne elettorali mai viste, per noi del “popolo di centro sinistra”. Si è iniziato a fine ottobre con le Primarie per la scelta del Premier, passando per le “parlamentarie”, sino ad arrivare al giorno fatidico: quel 25 Febbraio che, alla chiusura delle urne, consegnerà agli Italiani un governo nuovo. In questi mesi abbiamo incrociato volti, persone, esigenze, sogni, speranze e abbiamo cercato di rappresentarli e di combattere per loro, abbiamo provato a proporre un modello di Paese diverso, nuovo, serio incontrando non poche difficoltà. Tantissime sono state le domande posteci ma debbo dire che fra tutte, quella che mi ha colpito di più è stata la domanda di una nostra elettrice, la quale voleva che le enunciassi, in maniera sintetica, tre buone ragioni per votare PD, da poter riportare poi agli amici e ai figli.

Intervista di Berardo Impegno a Marco Sarracino, segretario dei giovani democratici di Napoli

Scritto da Berardo Impegno Il . Inserito in A gamba tesa

B. Marco, quanti anni hai?
M. 23
B. Secondo te fino a che anni si è giovani?
M. Domanda complicata. Lo si può essere a tutte le età e mai. Ma per il nostro statuto lo si è fino a 29 anni.
B . E’ un tempo di vita troppo lungo per essere separati dal “cuore” della politica vera del PD.
M. In ogni caso i giovani democratici si rifiutano di essere la “riserva indiana” del partito. Noi, del partito, non siamo solo il futuro , siamo anche il presente.
B. Ad un giovane indeciso su chi votare, che gli diresti?

Le polizze RC Auto a Napoli

Scritto da Leonardo Impegno Il . Inserito in A gamba tesa

Che a Napoli l’assicurazione Rc auto sia molto più cara rispetto a quella di altre province, in particolare del Centro-Nord, non è affatto una notizia, purtroppo. Almeno per i napoletani onesti, che devono sopportare questa ingiustizia, senza averne colpa. In genere, si dice che i prezzi sono più alti a Napoli perché c’è un numero di sinistri superiore, alludendo anche all’elevata incidenza di truffe alle assicurazioni. Peccato che la realtà non sia questa. L’indice di “sinistrosità” si basa sul rapporto tra il numero di sinistri e quello delle polizze assicurative stipulate in quella provincia. A Napoli è elevatissimo e questo “giustifica” – secondo le compagnie assicurative - il prezzo elevato delle polizze.

Quali sono le conseguenze del pre-dissesto del Comune di Napoli?

Scritto da Michele Saggese Il . Inserito in A gamba tesa

Quali sono le conseguenze del pre-dissesto del Comune di Napoli? In molti hanno già declinato gli aumenti di imposte e tasse che ciascun cittadino napoletano sarà chiamato a pagare. Ci sarà un aumento dell’Imu fino al massimo delle aliquote previste dalla legge, ci sarà un aumento della Tarsu, oggi Tares, anch’esso fino al massimo consentito, ci sarà un aumento al massimo anche dell’addizionale comunale IRPEF, anche se i cittadini con un reddito inferiore ai 18 mila euro annui ne saranno esentati.

L’importanza di definirsi di Sinistra!

Scritto da Francesca Scarpato Il . Inserito in A gamba tesa

Che cosa significa essere di sinistra? All’inizio ci bastava poco, una riunione con pochi amici, una kefiah, le parole di qualche vecchia canzone di De Andrè, qualche racconto sul mito del “Che” per sentirci e definirci “quelli di sinistra”. Ma poi, piano piano cresci e capisci, e realizzi che forse “sentirsi di sinistra” non basta, che la realtà evolve intorno a noi e i problemi aumentano e che quegli ideali tanto duri e puri di cui eravamo soliti riempirci la bocca da bambini,  restano fini a se stessi senza un gesto che li realizzi. Ed è qui che entrata in gioco, per me, la Politica!

Con il numero 17 esce dal campo Luigi De Magistris

Scritto da Valerio Di Pietro Il . Inserito in A gamba tesa

Il 17 è un numero che fa rabbrividire i superstiziosi. 17 la disgrazia, ma anche il numero di uno dei leader del Napoli targato De Laurentiis, ovvero Marek Hamsik, per cui i calciofili inorridiscono meno rispetto agli scaramantici. Nel caso in cui le due categorie si trovassero a coincidere, allora prenderebbe corpo un vero e proprio tornado di sentimenti. L’unico tifoso / superstizioso( che poi è fintamente tifoso del Napoli, poiché in realtà tifa Inter )per il quale il 17 è una vera e propria mannaia, è Luigi De Magistris. Il nostro primo cittadino infatti è diciassettesimo nella graduatoria dei Sindaci più amati d’Italia. Questo significa che in poco più di un anno, crolla impietosamente dalla prima posizione, a posizioni di minor prestigio tra i sentimenti dei cittadini.