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Il Pallonetto

Il nome di un quartiere, che è anche il nome di un gesto tecnico: tutti gli sport dell’area napoletana, con un occhio di riguardo al calcio, per molti la prima vera passione della vita.

Buon compleanno Ciro

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Nell’accogliente struttura teatrale del teatro Totò, martedì 25 novembre 2014, si è tenuta la serata di beneficenza “Buon Compleanno in Paradiso”, organizzata da Nicola Rinaldi e la Ri.fe.al.Sicurezza, per ricordare Ciro Esposito, giovane tifoso azzurro scomparso in seguito ai tragici eventi del 3 maggio 2014 di Roma.

Ed ora dialoghiamo con gli Ultras

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Quando in Italia si parla di violenza allo stadio, il pensiero corre all'Inghilterra. Gli hooligans, sinonimo di tifo violento, sono stati arginati come fenomeno, facendo dell'Inghilterra un modello per la lotta alla violenza all’interno e fuori dagli stadi. Il modello è, a giusta ragione, ritenuto vincente, se si pensa a quello che succedeva negli stadi inglesi fino a metà anni '80. Oggi, in Inghilterra la violenza legata al calcio non è sconfitta, ma i successi ottenuti sono evidenti.

Il derby dell'identità

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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A sei mesi dagli incidenti di Roma, che hanno portato alla morte del giovane tifoso napoletano, Ciro Esposito, va in scena, in un San Paolo vuoto per metà, senza tifosi ospiti, il derby del Sud tra Napoli e Roma. Il ricordo di Ciro e la preoccupazione per eventuali ripercussioni o rivendicazioni, ha spinto l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, di concerto con gli altri Organi preposti, a vietare la trasferta ai tifosi giallorossi, attraverso il divieto di acquisto per l’incontro a residenti nel Lazio.

Callejon come Virdis, gol sbagliati e Equitalia tormentano i napoletani

Scritto da Giuseppe Pedersoli Il . Inserito in Il Pallonetto

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Iniziamo dalla fine? “Quanto al Napoli, se si sbagliano gol come ha fatto Callejon è duro dar la colpa all’allenatore”. A Gianni Mura su Repubblica, voto 10 con due lodi. Per i mie coetanei: Pietro Paolo Virdis andò via dalla Juve dopo un clamoroso gol mancato nel derby col Torino. L’avvocato Agnelli disse che anche lui (con un noto problema di zoppìa) avrebbe segnato quel gol e Virdis fece la sua fortuna.

Gli ultrà e la ripresa del campionato

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Novanta giorni senza campionato, seppur intervallati dalla parentesi disastrosa del Mondiale brasiliano, hanno rappresentato per i tifosi di calcio una lunga e noiosa partita da guardare, in attesa della ripresa alle normali attività domenicali ed infrasettimanali. Mogli, fidanzate, suocere, figlie e chi più ne ha più ne metta, da giugno a fine agosto hanno occupato il tempo e lo spazio dei più sfegatati sostenitori, con viaggi, cene, pulizie di casa, cinema, teatro, passeggiate e chiacchierate in divano, davanti ad una tv spenta, in segno di lutto, per la fine del campionato.

L’eredità di Ciro

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Ad una settimana dai funerali, Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto a seguito degli scontri a seguito della finale di Coppa Italia del 4 maggio scorso a Roma, continua a parlare attraverso le voci di amici, parenti, tifosi.

Ciao Ciro

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Ciro non ce l’ha fatta. Mercoledi 25 Giugno alle ore 6,39 il suo cuore ha smesso di battere. Il giovane supporter partenopeo, ferito a seguito degli incidenti dello scorso 3 maggio a Roma, per la finale di coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, era ricoverato al Policlinico Gemelli nel reparto di rianimazione e le sue condizioni risultavano già critiche nella giornata di Martedi, tant’è che in rete, tra bufale ed odio razziale, la notizia già trapelava.

Chi salva Napoli?

Scritto da Gabriele Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Ad un mese dai fatti di Roma, la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina ha lasciato ancora tanti quesiti irrisolti, così, la fondazione Sudd di Antonio Bassolino ha organizzato, lo scorso 4 giugno 2014, una tavola rotonda che ha visto tra i protagonisti l’avvocato Claudio Botti, ideatore del Te Diegum, Massimiliano Gallo, fondatore del giornale on-line Napolista, Claudio Velardi, i giornalisti Vittorio Zambardino, Anna Trieste, ed il filosofo Biagio de Giovanni. 

Cosa avete fatto al mio amato calcio?

Scritto da Mariano Paolozzi Il . Inserito in Il Pallonetto

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Domenica al Dall’Ara di Bologna sono successi due fatti gravissimi, ma soprattutto agghiaccianti per insensatezza e bizzarria. Un gruppo più o meno numeroso di ultras bolognesi ha esposto uno striscione razzista contro il Napoli e i napoletani che recitava “sarà un piacere quando il Vesuvio farà il suo dovere”, intonando i soliti cori razzisti contro i tifosi azzurri e, ciliegina sulla torna, hanno fischiato la canzone Caruso del loro Lucio Dalla suonata prima del match dalla dirigenza rossoblù per gettare un ponte di amicizia e gemellaggio fra le due controparti.

Lo Sport e i Diritti Civili

Scritto da Manlio Converti Il . Inserito in Il Pallonetto

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Sappiamo tutti benissimo che lo sport veicola emozioni forti e con esse tematiche popolari di grande impatto. Sappiamo anche che in Italia questo si traduce spesso in comportamenti aggressivi e violenti da parte di alcuni tifosi che si organizzano esplicitamente per lanciare messaggi razzisti o per fare violenza fuori e dentro gli stadi.

Salernitana-Nocerina: il “rispetto” e la “fede”

Scritto da Mauro Malafronte Il . Inserito in Il Pallonetto

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Forse chi non frequenta lo stadio non lo può capire, ma quel 10 novembre, a Salerno, non c’era possibilità di fare calcio. La Lega Pro, nome orribile per indicare la vecchia “Serie C”, ha ancora una dimensione umana: gli stadi sono spesso piccoli e ci si conosce più o meno tutti, la numerazione dei giocatori ha ancora un senso compiuto, dall’uno all’undici, con un intero pubblico spesso aggrappato all’invenzione del” dieci”, quello che ha i capelli un po’ lunghi, qualche tatuaggio e dei piedi che “pensano”, a dispetto dei “muratori” con il numero cinque e sei.