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Il Vinile, un viaggio nel tempo della musica

Scritto da Mario Marrandino Il . Inserito in Port'Alba

vinile

Nell’era dello streaming e dei download, dei ritornelli da 15 secondi per diventare virali su Tiktok e Instagram, il vinile è tornato largamente a farsi strada nelle case degli appassionati di musica, dimostrando di essere molto più di una reliquia del passato: questi dischi neri, incisi e lucidi, hanno un profumo vintage che ricalca le migliori annate della musica mondiale.

Nel corso del XX secolo, i dischi di gommalacca furono gradualmente sostituiti dai dischi in vinile. Nel 1930, la Columbia Records introdusse i primi dischi in vinile, caratterizzati da una migliore qualità audio rispetto ai loro predecessori. Tuttavia, la Seconda Guerra Mondiale rallentò la produzione di vinili, poiché il materiale veniva impiegato per scopi bellici.

Nel 1948, la Columbia Records lanciò il Long-Playing (LP), un formato che ha rivoluzionato l’industria musicale. Questi nuovi dischi, con la loro innovativa velocità di rotazione, permettevano di contenere più musica rispetto ai dischi precedenti. Ciò ha portato alla diffusione degli album, che potevano contenere fino a 30 minuti di musica per lato. L’LP ha consentito agli artisti di esplorare nuove forme di espressione musicale e ha stimolato l’ascolto attento degli album come opere complete.

Negli anni ’50 e ’60, il vinile continuava a evolversi con l’introduzione del formato 45 giri al minuto. Questi dischi, con una sola canzone per lato, divennero molto popolari tra i giovani, poiché erano economici e ideali per i jukebox. Il 45 giri ha svolto un ruolo cruciale nella diffusione della musica rock’n’roll e di altri generi emergenti.

Negli anni ’80 e ’90, con l’avvento dei CD e dei lettori digitali, il vinile ha iniziato a perdere terreno. La musica digitale offriva vantaggi in termini di ascolto, portabilità, riproduzione e qualità: non c’era rumore di fondo! Tuttavia, alcuni appassionati di musica hanno continuato a preferire il vinile, per la sua calda e caratteristica pasta sonora.

All’inizio del 2000 e ancora oggi, il vinile ha iniziato a vivere un totale rinascimento: gli amanti della musica si sono riavvicinati al disco nero, attratti dal fascino per il vintage, per le copertine grandi, l’esperienza non solo uditiva ma visiva e tattile, rendere tangibile il sapore delle note. Le etichette discografiche, cavalcando l’onda della moda, hanno ricominciato a stamparne, magari in edizioni particolari, limitate o colorate, dissacrando anche un po’ quella che era la veste scura tradizionale del vinile. Oggi il mercato del vinile è in piena espansione, talvolta addirittura band emergenti preferiscono lanciarsi sul mercato attraverso questo prodotto, che si tramuta in un biglietto da visita che strizza molto l’occhio a un periodo musicale con crismi particolari. Anche i grandi artisti internazionali, ripropongono le loro opere su vinile per accontentare i collezionisti e gli appassionati.

Il vinile ha attraversato un lungo e avvincente viaggio nella storia della musica. Dall’invenzione del grammofono alla rinascita moderna, questo formato ha dimostrato di essere resistente alle sfide del tempo. Con la sua calda sonorità e il suo fascino vintage, il vinile continua a essere una forma di ascolto amata da molti, dimostrando che la sua importanza nella cultura musicale è destinata a rimanere salda per molti e molti anni a venire.