Dove vivono i leader di Hamas?
A quasi un mese dall’inizio del conflitto israelo-palestinese, da quel 7 ottobre sanguinoso, i bombardamenti non si sono fermati e Israele a più riprese a specificato che l’esigenza di rispondere all’attacco con misure così estreme, colpendo a tappeto il territorio della Striscia, fosse un’esigenza fondamentale per colpire i leader fondamentali di Hamas e, stando alle dichiarazioni di Netanyahu, ci sarebbero stati anche diversi successi a tal proposito.
Ma, in verità, non tutti i capi di Hamas risiedono a Gaza, anzi, in tantissimi già da diversi anni hanno preferito spostarsi in altri paesi, favorevoli o comunque neutri, alla causa palestinese.
Ismail Haniyeh, a capo dell’organizzazione dal 2017, è in Qatar da circa due anni e risiederebbe ormai in uno dei lussuosi hotel di Doha, anche se tale dichiarazione non è mai stata verificata, visto che i rumors sui suoi spostamenti sono innumerevoli.
Il suo predecessore, Khaled Meshal, è come lui in Qatar dal 2012, insieme all’ufficio politico di Hamas che prima si trovava in Siria. Come lui, in Qatar anche Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas e Tahar al-Nounou, consigliere politico di Haiyeh. Altri rifugi preferiti sono il Libano, dove è emigrato il vicecapo dell’ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri.
Si presume che anche la Turchia ospiti alcuni esponenti importanti. Il sospetto è dato dal fatto che il giorno dell’attacco in Israele, il 7 ottobre, secondo alcune fonti il leader di Hamas si trovava a Istanbul e non a Doha.